mercoledì 6 ottobre 2010

De cesso Repubblica (1/2)

a tutte le ragazze e a tutte le donne lettrici di questo blog svelo un segreto che mi porto dentro ormai dalla mia prima esperienza in un bagno pubblico: gli uomini si allenano a sbagliare mira per il solo fatto che non vogliono sedersi sulla tazza. 
La singolare struttura a proboscide dell'uccello dei maschietti (chi ce l'ha alato alzi la mano) permetterebbe loro di eseguire parabole e palombelle degne di un Tiger Woods. Ma cosa succede in realtà? Chi ha scelto di usare il gabinetto per sentire quella leggera ma inenarrabile sensazione che si prova prima di una grande prestazione agonistica non alza la tavoletta (poi vedremo perché) non si protende con attitudine zen davanti alla tazza e il risultato è un lago a destra, uno a sinistra e svariati piccolo stagni sui bordi del centro. Costoro ritengono il loro piscio teleguidato e purtroppo non si avvedono di svariati zampilli incontrollabili, di distanze incommensurabili e parabole tali che nemmeno Cartesio avrebbe saputo calcolarne le traiettorie. Insomma, fuor di metafora e metaforicamente, pisciano fuori dalla tazza... Naturalmente non puliscono, magari perché l'hanno trovato già ben pittato che è inutile rovinare certi capolavori.
Sono dunque convinto, da vero visionario, che per ogni tazza del cesso che gli uomini d'ora in poi troveranno pulita il mondo sarà migliore, ci saranno meno smadonnamenti e meno puzzo, il che equivale a meno schifo, meno paura di prendersi malattie (da paranoico ipocondriaco quale sono mi domando se tutti si lavino le mani anche prima di premere i vari bottoni o di aprire i rubinetti, perché se non fosse così, i germi sul rubinetto te li riprendi quando chiudi e pensi di esserti lavato...), meno sfiducia nel prossimo, la quale ci farà sorridere di più e ci permetterà di stringere le mani che ci protendono con la stessa fiducia con la quale diamo la mano a noi stessi. Ogni sorriso al mondo in più si moltiplicherà e si passerà agli abbracci e dagli abbracci ai trattati di pace, ecc. ecc. 
Tutto comincia con una buona mira. Non fatemi pisciare fuori dalla tazza anche a me, perché io mi siedo.