giovedì 21 giugno 2012

Distruggete la Masanto! (recensione)


Questo post è una recensione. Di solito lascio perdere. I libri hanno tantissime cose da dire, ma sono come i consigli. La maggior parte delle volte non richiesti e la maggior parte noiosi. Naturalmente la maggior parte dei libri pubblicati io non l'ho letta, per cui... In questo caso faccio un'eccezione. E la faccio per un'eccezione. Il libro di cui potete vedere la copertina è un romanzo assolutamente fantastico, deliziosamente immaginario e pertinentemente reale. La storia non ve la racconto perché è da scoprire da soli, ma l'evento scatenante di cui vorrei parlarvi è che questo romanzo non l'ho pagato. Intanto è stato il primo e-book che ho letto. L'ho scaricato gratis perché Jacopo Fo è un folle e ogni tanto fa di queste cose che dovrebbero essere normali. Far pagare un file secondo me non ha senso. La carta e il suo valore stampato sopra la pago volentieri, compro libri a decine, ma comprare un file alla metà (o di più) del prezzo di copertina è da pazzi o da idioti. 
Nel romanzo "Distruggete la Masanto!" ci sono tantissimi personaggi e tantissimi spunti di vita e tra questi e quelli voglio raccontarvi di Hubert Heidelberg, l'amministratore delegato della multinazionale Masanto che fa una vita triste tra competitors, riunioni lunghissime e sedute con prostitute d'alto bordo. Per delle ragioni che non posso svelarvi gli viene regalato un "rito taoista con il quale le concubine dell'imperatore Wei della dinastia Shang ricevevano il loro sposo divino al ritorno dalla battaglia", un esperienza che è simile all'andare in paradiso, come provare il più grande piacere (mentale e fisico) più grande del più grande orgasmo che abbiate mai provato. Naturalmente Hubert Heidelberg si domanda perché sia stato scelto per questo "regalo", perché otto donne giovani e bellissime si siano prestate, gratis, a questo rituale. 
Siccome è molto ricco, è molto bastardo ed è un uomo di mondo, sa che non c'è niente gratis. Allora domanda. E gli viene detto che in cambio dovrà semplicemente fare una buona azione. Lui domanda se va bene regalare centomila dollari a dei bambini poveri. Lucy, la prostituta sacra che l'ha contattato, gli risponde che va bene. Quando il rito tantrico è terminato, Hubert Heidelberg non è più lo stesso. Quello che ha provato, quello che gli hanno fatto provare è stato troppo intenso, troppo importante, troppo vero perché lui non senta che c'è sotto qualcos'altro, che quello che ha spinto quelle bellissime donne a portarlo all'estasi non è semplicemente una buona azione in cambio.
Come Hubert Heidelberg ha ricevuto il paradiso gratis, io ho avuto la fortuna di leggere questo romanzo gratis: un romanzo che è davvero come un rito tantrico, ricolmo di verità, di idee, di sentimenti, di amicizie e del concetto mai abbastanza diffuso di come anche le cose impossibili si possano fare se ci si crede davvero, se si hanno gli amici giusti, se si crede in qualcosa più grande di noi: nell'umanità, per esempio. Come Hubert Heidelberg troverà il modo di sdebitarsi, ottenendone allo stesso tempo una nuova vita lo scoprirete leggendo il libro. Il minimo che potevo fare io in cambio del regalo che ho avuto era raccontare di questo romanzo e di questo autore, Jacopo Fo, una specie di Tom Robbins italiano che ha moltissimo da dire e tanto da insegnare. Grazie Jacopo Fo, per il tuo romanzo, per la tua follia, per crederci, ho passato delle bellissime ore a leggere questo romanzo appassionante che ti trascina come un fiume nella sua corrente, ho imparato tantissime cose e penso a questo articolo come un anello della lunga catena che permetterà ai buoni di farcela, di godere e di spassarsela, perché i cattivi pensano di essere furbi, ma non sanno cosa si perdono...


http://www.commercioetico.it/libri/83/Jacopo-Fo/Distruggete-la-Masanto.aspx

e ancora fino a domani potete trovarlo qui:
http://www.amazon.it/gp/product/B007280CZQ/ref=as_li_tf_tl?ie=UTF8&tag=commeetico-21&linkCode=as2&camp=3370&creative=23322&creativeASIN=B007280CZQ


venerdì 8 giugno 2012

la zappa sui piedi

La regina Elisabetta II mentre non riesce a scavarsi la fossa da sola


La crisi economica è un evento surreale con effetti molto concreti. Ogni volta che un grosso ribasso colpisce le borse i telegiornali parlano di miliardi bruciati. Un ottimo esempio di disinformazione. Come se ci fosse un oscuro impiegato che in un ufficio di Piazza Affari spalasse banconote da cento, duecento e cinquecento euro dentro un inceneritore. Io me lo sono immaginato un sacco di volte. La verità è che la crisi (e non dovrei dirlo io) è dovuta ad una cattiva redistribuzione del reddito. I capitali ("molti molti soldi" in gergo tecnico) vengono accumulati, reinvestiti in mercati senza controllo e poi utilizzati per speculare nei mercati deboli, in modo da ottenere un effetto Swiffer. Passano la velina appicicosa e si portano via tutti gli spiccioli come fosse polvere accumulatasi negli angoli. E i giornalisti dichiarano: "Oggi bruciati tot miliardi". 
La crisi economica è endemica in quelle economie non organizzate da un potere centrale in cui ognuno è libero di fare il cazzo che gli pare e in cui le persone vengono illuse di poter coltivare le proprie passioni artistiche, le proprie velleità e i propri sogni, sicuri che non ne pagheranno lo scotto. È questa l'illusione più grande. Se il numero dei lavoratori dell'intelletto (professori, scrittori, giornalisti, artisti in genere ecc.) supera quello dei lavoratori manuali è gioco-forza ottenerne una bella crisi economica. Se tutti quelli a cui è stato consigliato di andare a zappare ci fossero andati non saremmo in questa situazione. Non che zappare sia così facile e forse è così che doveva andare. Abbiamo risparmiato a molti "intellettuali" di darsi la zappa sui piedi. O, in fondo, quel disinteressato invito aveva questo scopo recondito.

giovedì 7 giugno 2012

L'ingegno italiano


L'ingegno italiano è fare la domanda sbagliata.
Un ingegnere viene a casa tua e ti rassicura. La casa è solida come una roccia. E tu non ne sei tanto sicuro, perché hai sentito tutte le scosse di terremoto che ci sono state finora anche se l'epicentro è lontano.
Quella piccola crepa che corre lungo tutto il palazzo in corrispondenza del pilastro portante? È normale, assolutamente normale. Un palazzo non si muove, ma è elastico quel tanto che basta da permettere alla struttura di resistere alle sollecitazioni telluriche. Certo. 
In caso di un sisma di grado richter superiore a 6?
L'ingegnere risponde che quello non è il suo lavoro. Non è pagato per fare test che permettano di stabilire la resistenza dell'edificio. E poi non  lo sappiamo mica se arriverà una scossa così forte, aggiunge.
L'ingegnere italiano dà la risposta giusta alla domanda sbagliata.
A noi italiani ci piace tanto quando ci rispondono qualcosa che nessuno sa.