tag:blogger.com,1999:blog-52645726137519254142024-03-05T11:09:55.684+01:00ontà: soluzioni immaginarie all'esistentepiovaschihttp://www.blogger.com/profile/17164408419920890058noreply@blogger.comBlogger93125tag:blogger.com,1999:blog-5264572613751925414.post-23477530938131504782013-10-07T15:18:00.003+02:002013-10-07T15:18:47.501+02:00Le novità<div style="text-align: center;">
Se volete leggere i post che seguono potete trovarli all'indirizzo:</div>
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<a href="http://soluzioniimmaginarie.wordpress.com/">http://soluzioniimmaginarie.wordpress.com</a></div>
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Se siete interessati ai miei saggi di storia e filosofia della scienza e ad un racconto su Andy Warhol, invece, potete cliccare <a href="http://goo.gl/sTNZny" target="_blank">qui</a>.</div>
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Grazie</div>
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ale aka piovaschi</div>
piovaschihttp://www.blogger.com/profile/17164408419920890058noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5264572613751925414.post-77393536849639164392013-01-07T12:31:00.000+01:002013-01-10T19:56:22.185+01:00La democrazia in Italia<div style="text-align: justify;">
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L'Italia è la più grande democrazia del mondo. In tutti i paesi democratici il popolo non comanda davvero: i governanti sono scelti in base agli opportunismi della giustizia sociale, al moralismo bigotto del buon governo, alla competenza, alla professionalità e all'assurdità del ricambio generazionale. In Italia i Governi vengono scelti davvero in base alla volontà del popolo e in barba a tutti i criteri di ragione e trasparenza, di equità e di interesse pubblico. L'Italia è l'unico paese democratico al mondo che ha scelto volontariamente di essere governato da un'oligarchia plutocratica autoreferenziale. L'Italia è l'unico paese al mondo in cui il Governo è il preciso rispecchiamento del suo Popolo. In tutte le istituzioni, nei tribunali e negli uffici pubblici di qualsiasi genere, le pratiche vengono rallentate da iter burocratici pedissequi e gli impiegati lenti e ligi alle assurdità amministrative non vengono licenziati (non possono essere licenziati), ma vengono premiati. La macchina è praticamente ferma. L'italiano medio, infatti, non possiede un'idea generale di efficienza, ma possiede soltanto un calore di varia umanità che utilizza in tutte le fasi della sua vita e che ritiene sufficiente alla sua felicità. Infatti nell'apparato statale italiano ci lavorano degli italiani, non i tedeschi. Per questa ragione l'apparato è veramente italiano e per la stessa ragione anche l'apparato amministrativo è democratico all'ennesima potenza, rispecchiamento della volontà generale dell'italiano medio.</div>
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Chi si stupisce del "ritorno" di Berlusconi offende la democrazia italiana e la volontà del popolo che è sua diretta espressione. Chi altri è chiamato a decidere del proprio governo se non il popolo? Cosa sono il buon senso, la moralità, la serietà, il senso di responsabilità, il senso civico e l'interesse pubblico se il Popolo non vi si riconosce? Davanti alla democrazia volete sacrificare il Popolo per delle semplice istanze? </div>
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Se vi lamentate della democrazia in Italia e pensate già di conoscere il verdetto del Popolo sul Governo che si sceglierà, state giudicando questo paese con un preciso spirito aristocratico, siete non altro che il Saggio che vuole indicare la via al Popolo senza chiedere il suo permesso e così facendo permetterete la dittatura dei Valori sopra descritti: in primo luogo perché non capite lo spirito profondo della democrazia; in secondo luogo perché non accettando il gioco della democrazia permettete davvero il ritorno di Berlusconi e la dittatura, permettete agli italiani di odiarsi quando si rivolgono a sé stessi per scegliersi i propri governanti e soprattutto perché Berlusconi sa bene cosa vuole il popolo (o sa quello che al Popolo piacerebbe volere) e diventa degno di governare perché rispecchia (e rispetta) il volere del popolo che vuole Berlusconi come suo rappresentante piuttosto che quelli che si scandalizzano della suprema potenza della nostra democrazia, la più grande del mondo. Spinoza scriveva che anche la dittatura è una democrazia, poiché fino a quando un regime ha il consenso del popolo la sua volontà è palese.</div>
piovaschihttp://www.blogger.com/profile/17164408419920890058noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5264572613751925414.post-32766505136489225482012-11-27T18:33:00.000+01:002012-11-27T18:33:09.108+01:00Dedicata a Bologna<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizd_qG4jwKHjt49mAMp0nEdto30vH0Axu5VaxjZGgi5IVQDZ7tnBsYSvSP9q2VAvZEXQnqUnRXXVfzzbRY43UfXGQwJcUeAJgvr5fXkKejTpR3V2oKnjUft-j3N-tJWoue3kVhQEI1a8c/s1600/000627.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizd_qG4jwKHjt49mAMp0nEdto30vH0Axu5VaxjZGgi5IVQDZ7tnBsYSvSP9q2VAvZEXQnqUnRXXVfzzbRY43UfXGQwJcUeAJgvr5fXkKejTpR3V2oKnjUft-j3N-tJWoue3kVhQEI1a8c/s320/000627.jpg" width="320" /></a></div>
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<span id="goog_1361677006"></span><span id="goog_1361677007"></span>
Bologna sei una puttana.<br />
Ci fai entrare senza pudore nei tuoi cortili<br />
ci fai sbirciare sotto i tuoi portici, <br />
ci fai intravedere i tuoi giardini,<br />
ma non ci ami davvero. Sei umida<br />
e ci illudi, ti fai pagare caro<br />
perché sai che non ti si dimentica.<br />
<br />
Bologna sei una vecchia baldracca.<br />
Sai come fingerti giovane e rivoluzionaria,<br />
come un’adolescente che si è fatta il primo pelo,<br />
ma nascondi le tue rughe reazionarie<br />
sotto uno spesso strato di trucco.<br />
Sei alternativa soltanto in superficie,<br />
e ci illudi, di accoglierci così come siamo,<br />
ti fai pagare caro, di noi ti prendi la nostra meglio gioventù<br />
e te la tieni.<br />
<br />
Bologna sei una troia.<br />
Grufoli da mattina a sera <br />
e la notte passano a pulirti la stalla,<br />
ma all’alba puzzi ancora e dopo il tramonto<br />
si fa a gara ad imbrattarti, a pisciarti,<br />
a cagarti addosso. E si vede che ti piace.<br />
Attraverso le tue dodici vagine sfondate<br />
fai entrare una fauna grottesca di studenti marinai,<br />
banchieri pezzenti, piazzisti adulatori, <br />
e immigrati orgogliosi e fieri<br />
che tieni appesi ad un filo <br />
che sembra un’altalena,<br />
e invece è un capestro.<br />
<br />
Bologna, sei una nuvola sporca<br />
ci illudi che tra le tue pietre ci sia il cielo,<br />
e ti fai pagare molto caro<br />
questo angolo di paradiso terreno che sei<br />
e duri solo il tempo di un bacio<br />
e hai il fottuto sapore di un addio. piovaschihttp://www.blogger.com/profile/17164408419920890058noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5264572613751925414.post-10328962816650474342012-10-03T18:44:00.001+02:002012-10-03T18:44:05.338+02:00l'orizzonte dei dementi<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRLPydClGDkWFH3l_4ldBY2G7wJ8E0EKfQM8cNAMwbE2b2FH2sG7L1yW-Dk0Xtdy1bEN9cuJkMVRDk98Oe9Sp9LdPEZhHMGAvltR4Uvc7zd1ewgLKuSfRAuKC37kHEEfAEKyBP-x-iJKU/s1600/macbook-pro-retina-display1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRLPydClGDkWFH3l_4ldBY2G7wJ8E0EKfQM8cNAMwbE2b2FH2sG7L1yW-Dk0Xtdy1bEN9cuJkMVRDk98Oe9Sp9LdPEZhHMGAvltR4Uvc7zd1ewgLKuSfRAuKC37kHEEfAEKyBP-x-iJKU/s320/macbook-pro-retina-display1.jpg" width="320" /></a></div>
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quando ero piccolo vedevo la televisione sul televisore, leggevo i romanzi sui libri, ascoltavo la musica dallo stereo dopo averci inserito dentro le musicassette oppure i compact disk; se volevo giocare con un videogame prendevo la console nintendo 64 e l'attaccavo al televisore di cui sopra; se mi passava per la testa di voler approfondire per qualche stupido motivo una notizia, andavo in edicola a comprare un giornale: in esso potevo leggere anche: le previsioni del tempo, gli orari del cinema, potevo fare qualche gioco enigmistico e magari venire informato su qualche escort o su un centro commerciale nelle vicinanze; se dovevo fare una ricerca per la scuola andavo in biblioteca per consultare l'enciclopedia Treccani oppure la UTET, se non trovavo il romanzo che volevo leggere facevo lo stesso e mi perdevo dei pomeriggi tra gli scaffali sotto lo sguardo ebete di un bibliotecario che non sapeva nemmeno che E.A. Poe fosse americano; se non riuscivo a resistere alla voglia di aspettare che dessero in televisione un film di cui avevo sentito parlare, o una serie televisiva o un cartone animato, dovevo cercarli su qualche rivista specializzata (in edicola, o in medioteca, o da amici) e poi stare molto attento perché le videocassette erano delicate, prendevano polvere e le testine dei videoregistratori tradivano sempre; se avevo voglia di vedere un amico dovevo uscire e bussargli alla porta, suonargli al citofono, chiamarlo dalla strada per farlo affacciare alla finestra, oppure telefonargli dalla cabina con una moneta da L.200; se avevo voglia di fare una chiacchierata o di giocare in compagnia, o semplicemente sapere <i>che cosa si diceva in giro</i> me ne andavo in piazza, dove potevo attingere alle varie aree tematiche: bar, notizie di sport; angolo del castello, politica, gossip e nuova legge sulle pensioni; portone panzotto o loggia, nuova partita di droga in arrivo, hanno preso lo spacciatore oppure no?, chi si è messo con chi, chi ha scopato con chi. a seconda della notizia che volevo bastava andare nella parte della città che la conteneva e non ti chiedevano né le credenziali, né l'indirizzo di casa.</div>
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oggi, con la semplice macchina che c'è qua sopra (o con una simile) si possono fare tutte le cose elencate qui senza nessun sbattimento che non sia <i>un</i> <i>pigiar di bottoni</i> (che potrebbe anche diventare un neologismo sinonimo di <i>un par di palle</i>) con il conseguente ingrassamento delle chiappe e l'incistamento cerebrale che ne consegue. non si gira più che per bere e nelle discussioni, conversazioni e/o malversazioni beneauguranti si nominano <i>link</i> a siti, <i>nickname</i> e <i>url</i> oppure la più idiosincratica delle frasi: "Se metti X, su Google lo trovi". </div>
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La ricerca, lo sbattimento e il conseguente consumo di chilometri, scarpe, dita e cortesia (perché quando devi chiedere "Me lo presti" devi anche essere persona gentile e degna di fiducia) si è trasformato in una semplice digitazione con successivo <i>download</i> con la conseguenza nefasta che il semplice <i>scaricare</i> sta diventando il surrogato del ben più godurioso <i>consumare</i> e che la maggior parte di quello che c'è nei nostri hard-disk rimane in attesa come in una scatola dimenticata di una cantina buia. </div>
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Lungi da me chiedere che si torni indietro perché anche Dante della selva selvaggia che "Tant'è amara che poco è più morte" ne parlò approfonditamente e non solo "per trattar del ben" che vi trovò, ma anche "de l'altre cose" che nell'Inferno aveva scorte. </div>
piovaschihttp://www.blogger.com/profile/17164408419920890058noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5264572613751925414.post-24184846485642187362012-09-20T18:55:00.002+02:002012-09-20T18:55:22.196+02:00C'è asta e asta<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8Rh6c21Pq5wG4N-7RSr22gvwoKCJaF4KTZEZmPvv2JAB_UUihB7Hy28kF8juUCxEsSN1CDXonWGZEYGYdp3ikAU4a_XMeqb_8cUgE3ASLVH_oOJwtrfrAYXhIjNwPOyQzSnC5PnFm7T0/s1600/10.20.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8Rh6c21Pq5wG4N-7RSr22gvwoKCJaF4KTZEZmPvv2JAB_UUihB7Hy28kF8juUCxEsSN1CDXonWGZEYGYdp3ikAU4a_XMeqb_8cUgE3ASLVH_oOJwtrfrAYXhIjNwPOyQzSnC5PnFm7T0/s1600/10.20.jpg" /></a></div>
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Nella casa dello studente in cui mi trovo (fino alla fine del mese) c'è una connessione ad internet con un proxy. Il proxy possiede un firewall che controlla le parole immesse nelle ricerche e negli indirizzi (credo sia così, più o meno: questo post non ha la pretesa di spiegare il funzionamento di alcunché, ma solo di mostrarne gli effetti). Essendo molti anni che ci vivo (e ci convivo) so esattamente quali sono le parole inserite in una ricerca o che si trovano nell'indirizzo del dominio a rimandare al sito istituzionale dell'azienda per il diritto allo studio dell'emilia-romagna. Sono parole ovvie: sesso, tette, porno ecc. Anche la parola "pedofilia" e "pedofilo" sono nella lista, con il risultato che non si possono leggere nemmeno le notizie di cronaca negli articoli che le contengono (come se un pedofilo cercasse veramente la parola "pedofilo" in rete!). Un'altra molto interessante soprattutto in questi giorni è "topless". Se la curiosità di vedere il petto nudo della duchessa di Cambrdge vi dovesse cogliere non è qui che la potete cercare. La cosa interessante è che le stesse parole di cui sopra anche se scritte in inglese producono lo stesso risultato. La pagina istituzionale dell'azienda si apre e voi vi sentite un po' colti in castagna, vi vergognate un po', solo un po' però. Perché invece per vedere della sana pornografia è facilissimo. Basta sapere che gli indirizzi dei siti porno non contengono la parola "porno" e quindi la ricerca può dare certamente esito positivo. </div>
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Oggi pomeriggio volevo provare un'emozione. Volevo leggere la storia di Dick Fosbury su Wikipedia, leggere dell'impresa compiuta a Città del Messico, della rivoluzionaria tecnica per il salto con l'asta che ancora oggi porta il suo nome. E invece no. Per il firewall (o chi per lui) Dick Fosbury è una parolaccia, perché in inglese la parola "dick" non è solo un nome di persona, ma si può tradurre con "cazzo, verga, uccello, cetriolo ecc" anche se in effetti, in inglese, se dite "dick" (proprio perché è anche un nome) non state dicendo proprio una parolaccia come se in italiano diceste "cazzo". Misteri delle lingue comunque. Quello che risulta incredibile è che, nel mio caso, cercando un saltatore con l'asta il sistema mi ha pizzicato pensando che fossi in cerca di un altro tipo di asta.</div>
piovaschihttp://www.blogger.com/profile/17164408419920890058noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5264572613751925414.post-60267030728431089922012-09-12T12:29:00.002+02:002012-09-13T00:15:25.897+02:00il gioco delle parti<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWGJVKqgqXCE_r0I7kn0lvaCuCQPJkSJD3PJkS3ma6P6NTQioXGGM_35AV-xlylx8y4L8ziJ7it8hK_aJ_XT0p7fLvxj3WtniL9puuswl9ywOnlMyq0b-1yn3FYBiv_ExZt1Lc7JxFoS4/s1600/300x01347361126741Alcoa12.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWGJVKqgqXCE_r0I7kn0lvaCuCQPJkSJD3PJkS3ma6P6NTQioXGGM_35AV-xlylx8y4L8ziJ7it8hK_aJ_XT0p7fLvxj3WtniL9puuswl9ywOnlMyq0b-1yn3FYBiv_ExZt1Lc7JxFoS4/s320/300x01347361126741Alcoa12.jpg" width="253" /></a></div>
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In questo mondo dominato dal capitalismo economico e finanziario ognuno ha la parte che gli spetta. c'è chi si lamenta, chi vive di rendita, chi lavora indefessamente, chi non ama il suo lavoro ma non può permettersi di lasciarlo; c'è chi adora la sua vita tragicamente normale, c'è chi odia il tran-tran quotidiano ma non sa immaginarsi un'altra vita. C'è poi chi è ancorato al vecchio stilema operaio/padrone seguendo il quale se il padrone vuole chiudere la tua fabbrica e licenziarti per ragioni economiche (quindi per giusta causa che più ingiusta non c'è, direi) alla fine si incazza e va davanti al ministero dello sviluppo economico a dare la colpa al ministro. Gli operai di quella fabbrica sono gli unici a sapere se la fabbrica in questione produce davvero qualcosa che ha ancora mercato. O almeno dovrebbero saperlo. Gli operai di quella fabbrica chiedono che il governo intervenga, che interpelli qualche altro imprenditore o gruppo che acquisti la fabbrica. C'è chi dice che lo stato dovrebbe acquistare la fabbrica per non lasciare a casa gli operai. Nessuno, mi sembra, ha pensato ad una soluzione rivoluzionaria. Gli operai che credono davvero nelle possibilità della fabbrica che non vogliono lasciare dovrebbero avere il coraggio di comprarsela. Mettersi tutti insieme, decidere la forma (cooperativa, srl ecc.) e chiedere finalmente qualcosa di sensato al governo: garantire per loro l'accessibilità ai vari mutui che gli operai dovranno per forza aprire con svariate banche (o solo con una). La rivoluzione è il capovolgimento dello stato di cose presenti. Dopo tutta la Storia che ci è passata davanti, sotto, dietro e sopra non riesco ancora a credere che degli operai nel loro sacrosantissimo diritto di veder garantito il loro posto di lavoro non riescano però a prendersi anche la responsabilità di fare qualcosa di proprio pugno. La consapevolezza dei propri diritti sta anche nel non sottomettersi alle ingiustizie altrui. I padroni non sono i salvatori del mondo, ma gli sfruttatori da combattere. Gli operai che ho visto manifestare ce l'avevano con i vecchi padroni, se la sono presa con il ministro dello sviluppo economico (che non si sa cosa ci stia a fare) e non vedono l'ora di avere un nuovo padrone. Non vi sembra un tantino capitalistico, paternalistico e già visto, tutto questo?</div>
piovaschihttp://www.blogger.com/profile/17164408419920890058noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5264572613751925414.post-29854338783362919312012-08-25T11:39:00.002+02:002012-09-12T23:44:50.523+02:00Motto di spirito punk<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYJOmBtS9WfZCu6-Dm8-mABUaim38TX3Wy5aqQ1BusrvEFqIK5pAAkO8I9JGhH-5cF3x-WqqxoOhFK9zvbIwsARftCqZTYkbkDJa8NN7AKtsNjenBhar4jcV0uQGB3dhe5NzA_9QiCK7E/s1600/i-cosi1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYJOmBtS9WfZCu6-Dm8-mABUaim38TX3Wy5aqQ1BusrvEFqIK5pAAkO8I9JGhH-5cF3x-WqqxoOhFK9zvbIwsARftCqZTYkbkDJa8NN7AKtsNjenBhar4jcV0uQGB3dhe5NzA_9QiCK7E/s320/i-cosi1.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">I COSI - gruppo moderno anni '60</td></tr>
</tbody></table>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Accadde una sera durante un concerto di musica originale anni '60 al Beat Cafè di San Salvo Marina. Il gruppo sul palco ci racconta con parole nuove e stilemi vecchi di mezzo secolo che lo spirito di un'epoca non è morto e sepolto, ma ha attraversato indenne tre generazioni e può vantarsi di avere ancora qualcosa da dire. L'operazione è a dir poco rischiosa, poichè non è facile portare <i>cover</i> di Celentano, Adamo et similia e poi cantare le proprie canzoni che li echeggiano senza sembrare triti e ritriti. Mi divertono. C'è ancora chi porta in giro blues e chi jazz. Non si può dire che siano invecchiati. Sono classici. La canzone italiana anni '60 (con cui si è espresso anche Paul Anka, <i>coverato</i> anche lui) è qualcosa che abbiamo nel sangue e scorre nelle vene come un rigenerante. </div>
<div style="text-align: justify;">
Il mio amico e poeta punk Raffaele D.G. non è d'accordo. Proviamo a dare dei voti. Per lui sono addirittura inclassificabili. Siccome è punk non si risparmia: "Fanno cacare" dice sorseggiando un rhum. La prima cosa che mi viene in mente è rispondere con un elegante dimostrazione logica di stampo hegeliano dimenticando che è solo un metodo giustificazionista che non riesce a cogliere il pulsante cuore della realtà.</div>
<div style="text-align: justify;">
"Se non ci fosse stata questa musica il punk non ci sarebbe stato" dico convinto della verità della cosa. </div>
<div style="text-align: justify;">
"Se non ci fosse stato il punk avremmo ancora questa musica" risponde il poeta. </div>
<div style="text-align: justify;">
L'ho sempre detto che bisogna pensarci bene, prima di parlare. <i> </i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Chapeau</i>.</div>
piovaschihttp://www.blogger.com/profile/17164408419920890058noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5264572613751925414.post-86120827872749759582012-08-08T16:14:00.000+02:002012-09-12T23:46:15.949+02:00Cinque milioni di dollari<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg57thDJ6pepI73whHdVHdqIR-oNh8owoaN77tFU3KTFK0KRgNcvkJkDh7fbibwX950PgO-OC3hO16PfZHjroEKlhx95IfOqFl-iOzialg1rIW2u_MVYMRld1pMcUjNRGHlzuPNRQ5LC6E/s1600/18213-immortalit.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="217" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg57thDJ6pepI73whHdVHdqIR-oNh8owoaN77tFU3KTFK0KRgNcvkJkDh7fbibwX950PgO-OC3hO16PfZHjroEKlhx95IfOqFl-iOzialg1rIW2u_MVYMRld1pMcUjNRGHlzuPNRQ5LC6E/s320/18213-immortalit.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nell'articolo di Repubblica "<a href="http://www.repubblica.it/esteri/2012/08/08/news/dollari_immortalit-40558655/?ref=HREC2-19" target="_blank">Cinque milioni di dollari per studiare l'immortalità</a>" si racconta che al filosofo John Martin Fischer è stata finanziata una ricerca sul significato e i perché dell'immaginario sull'immortalità e la vita oltre la morte. Le domande a cui il filosofo dovrà rispondere sono queste: 1) se e in quale forma le persone sopravvivono, o possono sopravvivere,
alla morte del corpo; 2) quanto credere nell'immortalità influenza il
carattere, gli atteggiamenti e le credenze di uomini e donne; 3) perché la
gente è portata a credere a una vita ultraterrena; 4) se è o meno
irrazionale desiderare l'immortalità. </div>
<div style="text-align: justify;">
Proverò a fare la stessa cosa <i>gratis</i>, senza organizzare convegni miliardari, senza essere influenzato da chi ha finanziato la ricerca e soprattutto senza pensarci tanto su, perché il vero problema che attanaglia l'umanità è l'utilizzo strumentale del pensiero.</div>
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1) Se e in quale forma le persone sopravvivono, o possono sopravvivere, alla morte del corpo. Risposta: voi conoscete di persona, per sentito dire, perché qualcuno dei vostri conoscenti l'abbia conosciuto, qualcuno che è tornato in vita dopo essere stato dichiarato clinicamente morto? Io no, dunque la risposta a questa domanda è che le persone non possono sopravvivere alla morte del corpo. Se così fosse e gli spiriti esistessero molti di noi avrebbero a che fare con gli spiriti di molti morti, soprattutto degli spiriti dei morti famosi, i quali non si accontenterebbero della fama terrena ma continuerebbero molto volentieri a perpetuarla dopo la morte. Per esempio, se ci fosse una vita dopo la morte, Mike Bongiorno avrebbe partecipato, anche se in puro spirito, a tutte le interrogazioni scolastiche degli ultimi anni come presentatore e mediatore tra gli insegnanti e gli alunni, a tutti i quiz radiofonici e televisivi come ospite illustre ecc.. Io non ho mai sentito dire che qualcuno ha mai sentito dire "Allegria!" se non in una registrazione televisiva.</div>
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2) quanto credere nell'immortalità influenza il carattere, gli atteggiamenti e le credenze di uomini e donne. Risposta: è davvero incredibile come tutti gli uomini in più alto grado delle gerarchie ecclesiastiche e religiose delle maggiori religioni sulla faccia della terra (esclusa la buddista) facciano a gara ad accaparrarsi potere politico (vedi l'Iran, il Vaticano, lo Stato d'Israele) invece di pregare e sacrificarsi come coloro ai quali chiedono di farlo. I credenti, infatti, sono stati educati a credere nelle religioni suddette e fanno tutto quello che viene chiesto loro dai rappresentanti delle religioni. Quindi la risposta è sì, credere nell'immortalità influenza il carattere di uomini e donne (li spinge ad aver paura della morte, li porta a temere che lottare per una vita migliore possa escluderli dalla vita eterna), e influenza soprattutto gli atteggiamenti e le credenze dei capi delle religioni, i quali, in modo oltremodo terreno fanno credere a tutti i loro seguaci che la vita celeste esista.</div>
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3) perché la gente è portata a credere ad una vita ultraterrena. Risposta: perché se, con falsa coscienza, un eminente filosofo o un eminente personaggio o rappresentante di una religione, dicesse chiaramente una volta per tutte che la vita ultraterrena è solo un desiderio o un sogno, gli eminenti di cui sopra non avrebbero lo stesso potere terreno di cui alla risposta 2) e l'eminente filosofo non avrebbe ricevuto cinque milioni di dollari per rispondere a questa domanda.</div>
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4) se è o meno irrazionale desiderare l'immortalità. Risposta: ma certo che desiderare l'immortalità è razionale, è crederci ad essere irrazionale.</div>
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piovaschihttp://www.blogger.com/profile/17164408419920890058noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5264572613751925414.post-16501539900447462672012-07-20T16:37:00.001+02:002012-09-12T23:47:15.078+02:00Avventure di sesso virtuale non garantito<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0lsPCnyWE4vThKCqq5VITyxP6T-_uGvTS1SOz9jkx02FlDhbCkgAcaPUnic6bXBCRC4VGWH29K_FG_nJRycuTk6WcYxfjqCYAV5ErgpKwukN1Ay4oK6AUxhzVqatRe5UMf-Biqk00sK4/s1600/foto+post.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="205" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0lsPCnyWE4vThKCqq5VITyxP6T-_uGvTS1SOz9jkx02FlDhbCkgAcaPUnic6bXBCRC4VGWH29K_FG_nJRycuTk6WcYxfjqCYAV5ErgpKwukN1Ay4oK6AUxhzVqatRe5UMf-Biqk00sK4/s320/foto+post.jpg" width="320" /></a></div>
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Questo resoconto è praticamente vero, ma mi riservo di svelare il nome della persona a cui è capitato.</div>
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Succede di sentire caldo nei lombi dopo mesi e mesi che non si ha consuetudine con una donna. Succede di frequentare Twitter aspettando frenetico la foto osè dei propri following di genere femminile. Succede di sognare avventure galanti tra le pietre e le fronde selvagge delle spiagge vicine. Succede che si trovi casualmente un sito dove chiacchieraree tranquillamente con signorine disinibite che per qualche obolo si spogliano tra una battuta e l'altra. Succede l'impensabile. Arriva un messaggio privato (PM) di una ragazza che racconta di non aver ancora ricevuto l'approvazione ad aprire la sua stanza (<i>room</i>) e domanda come stai, se sei nuovo di quel sito, se ti stai divertendo. Quello che rispondi non è importante. Questa ragazza ha cercato proprio te. Come ha fatto a leggerti nel pensiero? A te non interessa davvero il sesso selvaggio, il <i>fisting</i> (anale e/o vaginale, <i>blow jobs</i> (con <i>dildos</i>) oppure doppia penetrazione con giocattoli di colori diversi... No. Ciò che stai cercando è un contatto umano, un incontro, una conoscenza, una vera avventura romantica. Se questa ragazza non la puoi vedere il momento dell'attesa ti carica di eccitazione. Se questa ragazza ti rivolge la parola non sta semplicemente sfruttando la situazione per soldi, perché non sta vendendo la sua immagine, ma la sua <i>anima</i>. Allora le si dà corda. Si parla dei propri interessi e delle rispettive attività, di qualcosa di completamente diverso dalle dimensioni fittizie del birillo biricchino o delle capacità amatorie dal <i>cursus </i>lunghissimo. Esaurita la breve parentesi tuttavia, la ragazza sa stupire con una semplice domanda. Cosa si direbbe di uno spettacolo <i>gratis</i> in cui lei mostrerà cos'è uno <i>squirting</i>? Si sa cos'è. Si è scienziati, si conosce la lingua inglese, l'anatomia femminile e anche un po' di <i>slang.</i> Ok, è una principessa con le sue giuste esigenze naturali. In cambio si chiede di votare e "ammirare" (<i>admire</i>) il suo profilo una volta approvato dagli amministratori. Per così poco ci si può sacrificare. Naturalmente c'è un inconveniente. Per poterla ammirare è necessario iscriversi ad un sito di chat in cui il suo profilo è già attivo. Lei farà da guida passo passo nella procedura. È davvero premurosa. </div>
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Seguendo il link che ha mandato c'è un <i>form </i>da compilare. Alla fine è richiesta una carta di credito. Ok, ma non si era detto che è <i>free </i>(gratis)? Certo, risponde lei, ma questi soldi (appena $4,99) saranno restituiti, poiché conosce un metodo per avere gratis molti altri <i>credits</i> in modo da assistere al suo show. Ok. Il <i>form</i> viene completato e si va avanti. Lei domanda se è arrivata la e-mail di conferma dell'iscrizione. Certo che è arrivata. Chiede il corrispondente ID che la società ha emesso con la transazione. Ok, si risponde, anche se, da consumatore consapevole, si sa che non si dovrebbero consegnare ad altri i propri dati sensibili, ma quella ragazza vuole fare <i>squirting</i> gratis e si è sensibili ad altri dati in questo frangente. Ti manda un altro link e l'attesa di collegarsi con lei sembra terminata. Invece si arriva su un sito di chat diverso dal precedente e diverso anche da quello su cui si sta chattando in quel momento. Che storia è questa? Non c'è da preoccuparsi, <i>sweety</i> (nessuno ti ha mai chiamato <i>sweety</i>) perché dopo l'avvenuta iscrizione e lo spettacolo verrà insegnato come disdire l'iscrizione. Non si deve pagare nient'altro. "È un modo per farti godere il mio show <i>totally free</i>" ripete. Ok, ma non è stata davvero convincente. Si può pensare ad una truffa. Glielo si dice che forse non è il caso di fidarsi. "Perché non ci sentiamo su skype e facciamo lo spettacolo lì? È altrettanto gratis". La ragazza è reticente. Dice che non ha skype e che il suo computer non lo supporta e non riesce a scaricarselo. "<i>Do you think i'm a fool?"</i> le viene domandato retoricamente. Lei non se la prende. "Hai yahoo messenger?" ti domanda "ci possiamo vedere lì e ti dimostro che non sono una truffatrice" Wow, dice l'uccello all'altezza dell'equatore, "vuoi vedere che mi sono sbagliato su questa <i>girl</i>?". Allora viene messo in <i>download</i> yahoo messenger, si apre un profilo e si aspetta. Arriva una richiesta di contatto. La <i>girl</i> vi guarda negli occhi per circa trenta secondi e poi comunica che la sua webcam è tutta dedicata al sito a cui ti devi iscrivere. "Ti fidi adesso?" Certo, risponde il pappagallo caraibico, e "farai tutto quello che ti dico?" Assolutamente. Non si aspetta altro. </div>
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Viene richiesto di inserire gli <i>stessi dati</i> inseriti precedentemente in un terzo sito. Questo però è un sito strano. La stessa iscrizione è un abbonamento. Fra un mese toglieranno svariati soldini dalla carta di credito e viene comunicato alla <i>girl</i>. Lei ripete per la terza volta che verrà dato ogni aiuto possibile a disdire l'abbonamento in una fase successiva. Inoltre, come se niente fosse, viene chiesto di inserire una tipologia di carta diversa da quella che si ha. È l'unico metodo per avere i <i>credits</i> gratis e ottenere lo spettacolo <i>for</i> <i>free</i>.<i> </i>Niente di eccepibile, ma siccome non si è del tutto scemi si sa che scegliere per esempio VISA avendo a disposizione una MASTERCARD non è un grande esempio di truffa. Eppure si continua. Lo spettacolo promesso è un macigno sulle condutture che portano neurotrasmettori ai neuroni del cervello il quale non è più capace di giudizi sintetici, ma solo di giudizi estetici. Ma non tutto è perduto. Quando lei chiede com'è andata tu pensi: "Come volevi che andasse?" e rispondi: "Mi hanno rifiutato la transizione". Al che lei non si scompone e dice che allora manderà il link dove cancellare l'iscrizione a quel sito. Dello spettacolo di poco prima non si parla più. Non le viene ricordato che ci si è iscritti a due siti e il terzo l'ha rifiutata, ma aspetti. Ti manda il link. Lo si apre. La url è sbagliata. Glielo si dice. Ne manda un altro. La url è sbagliata. Il terzo link si apre. "È tutto ok?" ti domanda. "Certo" rispondi e ogni comunicazione viene interrotta. Si sa che qualcuno ha fregato qualcun'altro e lo pensi anche tu, dolce e iniquo lettore. Ma la colpa è dell'autore. Proveremo a riannodare il nastro e a raccontare ciò che non è stato detto finora. </div>
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1) Quando ci si è iscritti la prima volta è stata usata una carta di debito <i>usa e getta</i>;</div>
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2) Prima di iscriversi al secondo sito l'iscrizione al primo è stata cancellata senza dirlo alla <i>girl</i>;</div>
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3) Per l'iscrizione al terzo è stata usata una nuova carta di debito <i>usa e getta</i> e ci si è cancellati dal secondo sito.</div>
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La pagina del <i>link</i> per la disdetta era la vera trappola, ovvero una pagina dove avrebbe potuto copiare i dati della carta per i suoi sporchi comodi. Il giorno dopo sia il profilo sul primo sito che su yahoo messenger non esistevano più. </div>
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Come sono stati usati quei $4.99? Suvvia, un po' di immaginazione e troverete la soluzione...</div>
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p.s.: da che mondo è mondo se non esiste il pranzo gratis allora non esiste gratis nemmeno la...</div>
piovaschihttp://www.blogger.com/profile/17164408419920890058noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5264572613751925414.post-61088008645876868242012-06-21T19:15:00.000+02:002012-06-21T21:07:31.069+02:00Distruggete la Masanto! (recensione)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgW7CowVK4IPWozwidTqsAUPwQix81g3KO86a1eDqbSh8kd0JPIouBNqsFGTjYWk0dOfo_GezflgX9eof7ZXftVl5PvjXvjv_No4__KThSE6gms4Pz6eCplC6m8wGghqUkQBZl4xwmZweA/s1600/distruggete-la-masanto.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgW7CowVK4IPWozwidTqsAUPwQix81g3KO86a1eDqbSh8kd0JPIouBNqsFGTjYWk0dOfo_GezflgX9eof7ZXftVl5PvjXvjv_No4__KThSE6gms4Pz6eCplC6m8wGghqUkQBZl4xwmZweA/s320/distruggete-la-masanto.png" width="252" /></a></div>
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Questo post è una recensione. Di solito lascio perdere. I libri hanno tantissime cose da dire, ma sono come i consigli. La maggior parte delle volte non richiesti e la maggior parte noiosi. Naturalmente la maggior parte dei libri pubblicati io non l'ho letta, per cui... In questo caso faccio un'eccezione. E la faccio per un'eccezione. Il libro di cui potete vedere la copertina è un romanzo assolutamente fantastico, deliziosamente immaginario e pertinentemente reale. La storia non ve la racconto perché è da scoprire da soli, ma l'evento scatenante di cui vorrei parlarvi è che questo romanzo non l'ho pagato. Intanto è stato il primo e-book che ho letto. L'ho scaricato gratis perché Jacopo Fo è un folle e ogni tanto fa di queste cose che dovrebbero essere normali. Far pagare un file secondo me non ha senso. La carta e il suo valore stampato sopra la pago volentieri, compro libri a decine, ma comprare un file alla metà (o di più) del prezzo di copertina è da pazzi o da idioti. </div>
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Nel romanzo "Distruggete la Masanto!" ci sono tantissimi personaggi e tantissimi spunti di vita e tra questi e quelli voglio raccontarvi di Hubert Heidelberg, l'amministratore delegato della multinazionale Masanto che fa una vita triste tra competitors, riunioni lunghissime e sedute con prostitute d'alto bordo. Per delle ragioni che non posso svelarvi gli viene regalato un "<i>rito taoista con il quale le concubine dell'imperatore Wei della dinastia Shang ricevevano il loro sposo divino al ritorno dalla battaglia</i>", un esperienza che è simile all'andare in paradiso, come provare il più grande piacere (mentale e fisico) più grande del più grande orgasmo che abbiate mai provato. Naturalmente Hubert Heidelberg si domanda perché sia stato scelto per questo "regalo", perché otto donne giovani e bellissime si siano prestate, gratis, a questo rituale. </div>
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Siccome è molto ricco, è molto bastardo ed è un uomo di mondo, sa che non c'è niente gratis. Allora domanda. E gli viene detto che in cambio dovrà semplicemente fare una buona azione. Lui domanda se va bene regalare centomila dollari a dei bambini poveri. Lucy, la prostituta sacra che l'ha contattato, gli risponde che va bene. Quando il rito tantrico è terminato, Hubert Heidelberg non è più lo stesso. Quello che ha provato, quello che gli hanno fatto provare è stato troppo intenso, troppo importante, troppo vero perché lui non senta che c'è sotto qualcos'altro, che quello che ha spinto quelle bellissime donne a portarlo all'estasi non è semplicemente una buona azione in cambio. </div>
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Come Hubert Heidelberg ha ricevuto il paradiso gratis, io ho avuto la fortuna di leggere questo romanzo gratis: un romanzo che è davvero come un rito tantrico, ricolmo di verità, di idee, di sentimenti, di amicizie e del concetto mai abbastanza diffuso di come anche le cose impossibili si possano fare se ci si crede davvero, se si hanno gli amici giusti, se si crede in qualcosa più grande di noi: nell'umanità, per esempio. Come Hubert Heidelberg troverà il modo di sdebitarsi, ottenendone allo stesso tempo una nuova vita lo scoprirete leggendo il libro. Il minimo che potevo fare io in cambio del regalo che ho avuto era raccontare di questo romanzo e di questo autore, Jacopo Fo, una specie di Tom Robbins italiano che ha moltissimo da dire e tanto da insegnare. Grazie Jacopo Fo, per il tuo romanzo, per la tua follia, per crederci, ho passato delle bellissime ore a leggere questo romanzo appassionante che ti trascina come un fiume nella sua corrente, ho imparato tantissime cose e penso a questo articolo come un anello della lunga catena che permetterà ai buoni di farcela, di godere e di spassarsela, perché i cattivi pensano di essere furbi, ma non sanno cosa si perdono...</div>
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<a href="http://www.commercioetico.it/libri/83/Jacopo-Fo/Distruggete-la-Masanto.aspx" target="_blank">http://www.commercioetico.it/libri/83/Jacopo-Fo/Distruggete-la-Masanto.aspx</a><br />
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e ancora fino a domani potete trovarlo qui:<br />
http://www.amazon.it/gp/product/B007280CZQ/ref=as_li_tf_tl?ie=UTF8&tag=commeetico-21&linkCode=as2&camp=3370&creative=23322&creativeASIN=B007280CZQ <br />
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<br />piovaschihttp://www.blogger.com/profile/17164408419920890058noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5264572613751925414.post-26317759764792397082012-06-08T12:24:00.000+02:002012-06-08T12:24:03.573+02:00la zappa sui piedi<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhv2SwcqDcihhvQeDWusBXmv6qC1_IOLj3O9XVsp9Z2iNG8fBG9zwXkna60pSp_TnIGWzIGsQ5Qr1ultCCiYuKDNVfiQfw4YGDqtb-_MsjpG3R-F0AEbN-rbxCzJetZRa3fCfIaCt0gtT8/s1600/regina_gb_zappa_IP--400x300.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhv2SwcqDcihhvQeDWusBXmv6qC1_IOLj3O9XVsp9Z2iNG8fBG9zwXkna60pSp_TnIGWzIGsQ5Qr1ultCCiYuKDNVfiQfw4YGDqtb-_MsjpG3R-F0AEbN-rbxCzJetZRa3fCfIaCt0gtT8/s320/regina_gb_zappa_IP--400x300.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La regina Elisabetta II mentre non riesce a scavarsi la fossa da sola</td></tr>
</tbody></table>
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La crisi economica è un evento surreale con effetti molto concreti. Ogni volta che un grosso ribasso colpisce le borse i telegiornali parlano di miliardi <i>bruciati</i>. Un ottimo esempio di disinformazione. Come se ci fosse un oscuro impiegato che in un ufficio di Piazza Affari spalasse banconote da cento, duecento e cinquecento euro dentro un inceneritore. Io me lo sono immaginato un sacco di volte. La verità è che la crisi (e non dovrei dirlo io) è dovuta ad una cattiva redistribuzione del reddito. I capitali ("molti molti soldi" in gergo tecnico) vengono accumulati, reinvestiti in mercati senza controllo e poi utilizzati per speculare nei mercati deboli, in modo da ottenere un effetto <i>Swiffer</i>. Passano la velina appicicosa e si portano via tutti gli spiccioli come fosse polvere accumulatasi negli angoli. E i giornalisti dichiarano: "Oggi bruciati <i>tot</i> miliardi". </div>
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La crisi economica è endemica in quelle economie non organizzate da un potere centrale in cui ognuno è libero di fare il cazzo che gli pare e in cui le persone vengono illuse di poter coltivare le proprie passioni artistiche, le proprie velleità e i propri sogni, sicuri che non ne pagheranno lo scotto. È questa l'illusione più grande. Se il numero dei lavoratori dell'intelletto (professori, scrittori, giornalisti, artisti in genere ecc.) supera quello dei lavoratori manuali è gioco-forza ottenerne una bella crisi economica. <a href="https://twitter.com/#%21/piovaschi" target="_blank">Se tutti quelli a cui è stato consigliato di andare a zappare ci fossero andati non saremmo in questa situazione.</a> Non che zappare sia così facile e forse è così che doveva andare. Abbiamo risparmiato a molti "intellettuali" di darsi la zappa sui piedi. O, in fondo, quel disinteressato invito aveva questo scopo recondito.</div>piovaschihttp://www.blogger.com/profile/17164408419920890058noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5264572613751925414.post-83527731021504253922012-06-07T12:51:00.002+02:002012-09-12T23:54:20.658+02:00L'ingegno italiano<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5cuPywBov-mbJLxKocnV_-qb_h-DZwzxIEIXYt8tfj0vx3A4CGDfjuFb9kIYLirjn6ZSDYLoqvH_fB9Njq489A4scUcqGvdmME9xXa-gNCWr9cFhhI-gXAmLsn_Lb-_9KyuwDHbyg0wI/s1600/come-riparare-una-crepa1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5cuPywBov-mbJLxKocnV_-qb_h-DZwzxIEIXYt8tfj0vx3A4CGDfjuFb9kIYLirjn6ZSDYLoqvH_fB9Njq489A4scUcqGvdmME9xXa-gNCWr9cFhhI-gXAmLsn_Lb-_9KyuwDHbyg0wI/s320/come-riparare-una-crepa1.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
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<div style="text-align: justify;">
L'ingegno italiano è fare la domanda sbagliata.</div>
<div style="text-align: justify;">
Un ingegnere viene a casa tua e ti rassicura. La casa è solida come una roccia. E tu non ne sei tanto sicuro, perché hai sentito tutte le scosse di terremoto che ci sono state finora anche se l'epicentro è lontano.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quella piccola crepa che corre lungo tutto il palazzo in corrispondenza del pilastro portante? È normale, assolutamente normale. Un palazzo non si muove, ma è elastico quel tanto che basta da permettere alla struttura di resistere alle sollecitazioni telluriche. Certo. </div>
<div style="text-align: justify;">
In caso di un sisma di grado richter superiore a 6? </div>
<div style="text-align: justify;">
L'ingegnere risponde che quello non è il suo lavoro. Non è pagato per fare test che permettano di stabilire la resistenza dell'edificio. E poi non lo sappiamo mica se arriverà una scossa così forte, aggiunge.</div>
<div style="text-align: justify;">
L'ingegnere italiano dà la risposta giusta alla domanda sbagliata.</div>
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A noi italiani ci piace tanto quando ci rispondono qualcosa che nessuno sa.</div>
piovaschihttp://www.blogger.com/profile/17164408419920890058noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5264572613751925414.post-13283806790786643972012-05-17T22:38:00.000+02:002012-09-12T23:55:19.806+02:00da leggere attentamente<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTX6UgNzuNbbW0KLevWSgKWNY8f70jNmqg0m6StqD1y_Svm0GdfKSZevjSl3zBm6p9q0tNnS6SJlf8t0VMFKUqXY922ocgGthcTd_qXW0tuXdS9HcGCXW8xz8cg5BLFC9XG7fk5igAwvs/s1600/libro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTX6UgNzuNbbW0KLevWSgKWNY8f70jNmqg0m6StqD1y_Svm0GdfKSZevjSl3zBm6p9q0tNnS6SJlf8t0VMFKUqXY922ocgGthcTd_qXW0tuXdS9HcGCXW8xz8cg5BLFC9XG7fk5igAwvs/s320/libro.jpg" width="240" /></a></div>
<br />
un libro non ha controindicazioni, ma ti sa indicare molte strade.</div>
<div style="text-align: justify;">
un libro non ha clausole scritte in piccolo, in qualche caso ha un'inutile fascetta promozionale. <br />
un libro non ha restrizioni di lavaggio, non si restringe con l'inverno e non si dilata con l'estate, al massimo allarga i tuoi orizzonti. <br />
un libro non ha l'elenco degli ingredienti, ma se è fatto con additivi e conservanti stai sicuro che non te lo consiglia nessuno.<br />
un libro non ha date di scadenza, se ti dimentichi di consumarlo ti aspetta tutto il tempo che vuoi.<br />
un libro non ha le note per gli allergeni e se proprio ti fa venire l'orticaria puoi sempre regalarlo.</div>
<div style="text-align: justify;">
un libro usato in maniera prolungata ed eccessiva non provoca nausea, vomito, diarrea o mal di testa perché probabilmente è il tuo preferito. </div>
<div style="text-align: justify;">
un libro può farti addormentare, ma di solito sveglia.<br />
un libro può annoiarti, ma se lo abbandoni non ti chiede l'amicizia su facebook.<br />
un libro può farti cagare, ma in questo caso non ti fa scappare al cesso come se avessi la sciolta.</div>
<div style="text-align: justify;">
un libro è un oggetto naturale a cui non è stato necessario adattarci.</div>
piovaschihttp://www.blogger.com/profile/17164408419920890058noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5264572613751925414.post-60338418714371931122012-05-15T15:48:00.001+02:002012-09-12T23:55:59.328+02:00Considerazione semiseria sullo sgombero di M.A.C.A.O.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiV14OMKeu5Z8nI-Z10x_cdiJ6EK17Sl5Jl2tNnVS7_sKpPYSGtNSQ4fFASwPGiIFgRfTzIRoBjQLtIbWdlXCEABCspdVwe7hELAgnzCJEmwYHrjiGh8bQINVXA70nLCex8Y7eDEvFg44I/s1600/080701234-2961f68c-5694-4e48-9bd1-a7fea7e98f40.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiV14OMKeu5Z8nI-Z10x_cdiJ6EK17Sl5Jl2tNnVS7_sKpPYSGtNSQ4fFASwPGiIFgRfTzIRoBjQLtIbWdlXCEABCspdVwe7hELAgnzCJEmwYHrjiGh8bQINVXA70nLCex8Y7eDEvFg44I/s320/080701234-2961f68c-5694-4e48-9bd1-a7fea7e98f40.jpg" width="213" /></a></div>
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<br /></div>
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Da un punto di vista strettamente <b>logico</b> non riesco a capire perché ci si indigna di fronte allo sgombero della Torre Galfa di Milano. Gli sgomberati di M.A.C.A.O. provano un sentimento non facile da definire, ma non molto dissimile da quello provato dal proprietario per aver subito un sopruso. In fondo li hanno tirati fuori da un posto che ritenevano giustamente di poter utilizzare. E Ligresti (il <i>cosiddetto</i> proprietario) ha ritenuto di farlo sgomberare dalle <i>cosiddette</i> forze dell'ordine perché riteneva giusto mantenerlo vuoto e inutilizzato, magari progettando di farlo demolire per costruirci ancora. Dunque, perché si indignano se si sentono espropriati di un edificio che avevano espropriato?</div>
<div style="text-align: justify;">
L'unica soluzione a questa incresciosa situazione (tutt'altro che immaginaria) è insieme visionaria e rivoluzionaria: <b>comprarsi la Torre Galfa</b>. L'obiezione è che Ligresti è già ricco e non è giusto che un nutrito gruppo di artisti e precari si accolli una spesa spropositata come questa. Ma perché no? Per i motivi legali e per gli interessi societari che deriverebbero dalla proprietà? Ma allora il problema è organizzativo, non artistico. Forse il problema è economico? Cosa dovete farci con i soldi? Anche se li date a Ligresti lui non sarà mai felice, mentre voi acquistereste uno spazio che nessuno potrebbe più togliervi e ci fareste quello che volete senza perdere tempo dietro alle giustificazioni di dovervelo tenere perché sarebbe un gesto democratico di riappropriazione. </div>
<div style="text-align: justify;">
La verità è che non c'è l'energia democratica per fare nessuna delle due cose: né occupare, né comprare. E la motivazione artistica di M.A.C.A.O. non è evidentemente così forte da ritenere di poter mettere su una raccolta fondi che arrivi a conquistarsi la proprietà di un posto del genere. Il vero atto rivoluzionario sarebbe di prendere il potere per il culo anche se ciò significa seguire le sue regole. Una volta avuta la proprietà si riscriveranno o aboliranno le regole che hanno permesso l'acquisto ed è questo ad essere davvero un atto visionario. Propongo quindi una raccolta fondi per l'acquisto della Torre Galfa. Volete i soldi? Teneteveli, forse noi abbiamo bisogno d'altro...</div>
piovaschihttp://www.blogger.com/profile/17164408419920890058noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5264572613751925414.post-72863877983299160092012-05-03T17:48:00.001+02:002012-05-03T17:51:36.249+02:00Pezzi di carta<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoWigWOgj4EdpCVs18KGZjrhmD7Kru2aPBwRQuSanvnKADItRaWdpN5PRvM16NnH6av8gI6_5m3_NLL81OoZXN9G6LLnJCzRpl2lpEbE7w-_ssTcvSlfJVmpkeKwvO8QWUWAUprQxulO8/s1600/Pezzo+di+carta.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoWigWOgj4EdpCVs18KGZjrhmD7Kru2aPBwRQuSanvnKADItRaWdpN5PRvM16NnH6av8gI6_5m3_NLL81OoZXN9G6LLnJCzRpl2lpEbE7w-_ssTcvSlfJVmpkeKwvO8QWUWAUprQxulO8/s320/Pezzo+di+carta.jpg" width="240" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Sto per laurearmi in Scienze Filosofiche. Sto compilando il modulo on-line dell'Università di Bologna. Il sistema valuta i miei requisiti (tasse pagate, esami sostenuti, ecc.) e mi fa andare avanti. Controllo i miei recapiti e clicco su 'Procedi'. Seleziono l'appello di laurea che mi interessa. Inserisco il nome del mio relatore. Inserisco il titolo della tesi e clicco 'Procedi'. Il sistema mi informa:</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTR3KNn2Xhrf2jhStQGhXeZ-bZKxRqjjPcA7LQpEdlbhqoicsTRee5JzcluUWBTWgdRjUDPIRh5-7_oCsIbKbtjv_lVcjMsiioAT_JOzD5U0E0wvokj1SPZoOQ7jIvOZgCUhovUBGlDik/s1600/per+blog+Pezzo+di+carta.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="25" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTR3KNn2Xhrf2jhStQGhXeZ-bZKxRqjjPcA7LQpEdlbhqoicsTRee5JzcluUWBTWgdRjUDPIRh5-7_oCsIbKbtjv_lVcjMsiioAT_JOzD5U0E0wvokj1SPZoOQ7jIvOZgCUhovUBGlDik/s320/per+blog+Pezzo+di+carta.jpg" width="320" /></a></div>
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E a me mi par di cadere dalle nuvole pensando di non aver mai "precedentemente concordato" lo svolgimento della tesi con chicchessia se non con il mio relatore. Cosa posso fare? Non posso andare avanti, il <i>campo</i> è <i>obbligatorio</i>. Non è un esempio di stupidità italiana? Non solo l'Università di Bologna ha informatizzato la procedura, ma l'ha resa isterica. In questa fottuta fretta di digitalizzare ogni cosa e di renderla più accessibile e veloce si sono dimenticati di eliminare la stupidità burocratica, ma non si sono dimenticati di aumentare le tasse. Fino all'anno scorso la tassa di laurea era di 65€. Oggi è di 115€. 50 euro in più senza un vero servizio. Senza sapere cosa facciano veramente gli studenti e i professori, i quali sapendo che la tesi non la leggerà nessuno ti danno tempo di scriverla fino al giorno prima della discussione. <i>Cui prodest</i>? Devo davvero prendermelo questo pezzo di carta?</div>piovaschihttp://www.blogger.com/profile/17164408419920890058noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5264572613751925414.post-16828125652062853482011-10-24T14:35:00.000+02:002012-09-12T23:57:13.350+02:00della mentalità del cazzo italiana (ma anche umana)<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVjuSiueGmENvn2wRw3odk22WCka0RkAh_K58kHVdfLgN6ZTvu1rysUilvPswmPacNTDt0iYvzE370WQLBk5FC8gxw6xfr52gAJLrQDaXJyGO50OJqEP0m8kgM1ox7s7uqtyKqw4G16_w/s1600/200px-Lorenzo_%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVjuSiueGmENvn2wRw3odk22WCka0RkAh_K58kHVdfLgN6ZTvu1rysUilvPswmPacNTDt0iYvzE370WQLBk5FC8gxw6xfr52gAJLrQDaXJyGO50OJqEP0m8kgM1ox7s7uqtyKqw4G16_w/s1600/200px-Lorenzo_%25281%2529.jpg" /></a></div>
Quando mandi i tuoi genitori a chiedere informazioni su un master adducendo la scusa che non ci sono abbastanza informazioni dove ci sono le uniche informazioni su quel master: sei un pirla. siccome sei giovane, sei un giovane pirla con la prospettiva di rimanere un pirla a vita. la colpa non è solo tua. è anche dei tuoi genitori pirla.<br />
i tuoi genitori purtroppo non riescono ad accettare l'idea che sei pirla e quindi ti assecondano in tutto e per tutto, anche nelle cose che tu dovresti vedere per conto tuo, perché se non sei capace di trovare da solo le informazioni per iscriverti ad un master e addirittura fai passare i tuoi genitori in ufficio a chiedere la modulistica che non esiste perché tutta la procedura si espleta on line, ci troviamo davanti ad una famiglia di pirla. Tua madre dice:<br />
- Mio figlio ha bisogno di informazioni davvero specifiche - e mi guarda, dritto negli occhi con i suoi occhioni di mamma di un pirla.<br />
- Signora, se non mi specifica quali sono le informazioni specifiche che suo figlio vuole non posso aiutarla - le dico.<br />
- Ha ragione, ora lo chiamo - e prende il cellulare per chiamare il pirla.<br />
In quel frangente il padre pirla se ne esce con una frase davvero mitica:<br />
- Sa com'è, eravamo in vacanza e siamo passati per caso! -<br />
Io lo guardo, penso che è altrettando un caso che siano riusciti ad avere un figlio e mentre la mamma chiede al pirla quali sono le informazioni specifiche di cui ha bisogno informandolo che tutte le informazioni sono già su internet, arriva il capo ufficio e me li porta via, appena in tempo prima che io stesso non riesca più a distinguere chi tra di noi, la famiglia pirla o l'impiegato pirla, sia il più pirla tra noi umani.</div>
piovaschihttp://www.blogger.com/profile/17164408419920890058noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5264572613751925414.post-78176060798257598042011-10-19T16:47:00.000+02:002012-05-17T22:06:40.352+02:00il valore e il costo<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5bfJKElBHdBU6iUuemBZfSJ9LW1hvLnKphC3F20tjE4WN2fPAkTEn555RT5Q17HenUi9tp4kG_4D2Fp4Zj-tPc8SCsRvulMQHpT2dfcwRo5xXztU_g_uinDyFB-pDt34sNLEZziFuSeU/s1600/europe_1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5bfJKElBHdBU6iUuemBZfSJ9LW1hvLnKphC3F20tjE4WN2fPAkTEn555RT5Q17HenUi9tp4kG_4D2Fp4Zj-tPc8SCsRvulMQHpT2dfcwRo5xXztU_g_uinDyFB-pDt34sNLEZziFuSeU/s1600/europe_1.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Christoph Ransmayr</td></tr>
</tbody></table>
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Da che Marx è al mondo il valore di qualcosa non è mai più stato il suo costo. Di solito il costo supera il valore, ci si accontenta di pensare che la spesa sostenuta è valsa la pena dell'oggetto comprato, ma sappiamo bene che non è così. Alle volte capita l'esatto contrario e sento di trovarmi di fronte alla <i>bellezza</i>. Ho comprato tre capolavori tre, per soli cinque euro. Ho comprato <i>Antiche sere </i>nell'edizione italiana di cui ho parlato in un altro <a href="http://soluzioniimmaginarie.blogspot.com/2011/09/non-e-paese-per-educande.html">post</a>, il famigerato <i>Q.</i>, che non ho mai avuto occasione di leggere e <i>Il mondo estremo </i>di Christoph Ransmayr, un autore non troppo conosciuto, ma straordinario. Tre capolavori che non mi sono sentito di lasciare lì, in quelli scaffali di offerte a due euro. </div>
<div style="text-align: justify;">
All'inizio ho pensato che era scandaloso trovare quei libri in quella sezione. <i>Il mondo estremo</i> dovreste leggerlo, ha una potenza senza confronti. <i>Antiche sere</i> è semplicemente un capolavoro. <i>Q</i> non l'ho letto, ma mi piace. Insomma, mi sono domandato: qual è il senso della giustizia di questo strano tribunale da libreria se a certi libri non viene riconosciuto il giusto valore? Solo in quel momento mi sono ricordato che il valore di un libro non è dato dal suo costo. E allora li ho comprati, a quel piccolo costo per il loro grande valore.</div>piovaschihttp://www.blogger.com/profile/17164408419920890058noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5264572613751925414.post-78015065532153143492011-10-14T19:22:00.000+02:002012-09-12T23:57:58.531+02:00della scrittura creativa<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZOZ1EYeiVlfGRv1Udiq1luIxaAlET9Nk9UhRmGkP9XOLG6OkveW9s1meXVY7ETuuNT68f0UF29VTkZ_Pf33vyR4UQidoOyJgLaIiku6uI-8KqTqCYfyjtcTUYyT2CvCAGFgzixEQw2JQ/s1600/lucarelli8.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZOZ1EYeiVlfGRv1Udiq1luIxaAlET9Nk9UhRmGkP9XOLG6OkveW9s1meXVY7ETuuNT68f0UF29VTkZ_Pf33vyR4UQidoOyJgLaIiku6uI-8KqTqCYfyjtcTUYyT2CvCAGFgzixEQw2JQ/s1600/lucarelli8.jpg" /></a></div>
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<br /></div>
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Ho sempre odiato i corsi di scrittura creativa. Sono secondi solo ai concorsi letterari (e quelli autorevoli sono presidenti onorari della mia lista personale). La ragione è semplice. Lo scrittore o gli scrittori che tengono il corso (come per esempio Lucarelli e la sua <a href="http://www.bottegafinzioni.it/index.php?id=1227299140">Bottega Finzioni</a>) dove hanno imparato a scrivere? Non lo dicono. Se lo dicessero mi basterebbe andare da chi o da cosa ha insegnato loro a scrivere. Sarebbe molto più facile che versare dei soldi. Parecchi soldi. Perché a me pare che se uno vuole partecipare ad un corso di scrittura creativa per imparare ciò che non è riuscito a imparare da solo, allora forse dovrebbe prima imparare a leggere. Questo vale per la tecnica. Se stiamo invece parlando di <i>cosa</i> scrivere, allora siamo in alto mare. Solo imparando a giudicare il proprio lavoro si impara a scrivere. E le idee non può insegnartele nessuno. </div>
<div style="text-align: justify;">
Nel caso di Bottega Finzioni è assolutamente vero che l'autorevolezza di Lucarelli & Co. è garantita, persino da me. Metterei la firma per partecipare. Ti danno pure una borsa di studio per almeno un corso, se non te lo puoi permettere e il tuo ISEE è sotto una certa soglia. Ma non è tutto oro quel che luccica. Per esempio: per accedere c'è una selezione. Per partecipare alla selezione c'è una quota da pagare: 50 euro. Partecipano alla selezione i primi 200 che versano la quota. Degli altri non si capisce se gliela restituiscono oppure no. Eppure per serietà si potrebbe evitare al 201° (e a quelli successivi) di tirare fuori la bella banconota arancione. </div>
<div style="text-align: justify;">
Dicevamo dell'autorevolezza. Su questa non ci piove. Lucarelli mi fa impazzire come scrive (n.b.: questa frase è un anacoluto) e sono sicuro che è all'altezza del compito che si è prefisso. La sua Bottega è in partnership con Einaudi, la Rai e altri. La finalità del corso è di imparare a scrivere scrivendo. Sceneggiature, fumetti, libri & altro. L'idea è di avvicinare aspiranti scrittori a persone che lavorano già nel mondo editoriale e di farle lavorare su progetti concreti: tutto ciò è allettante e sicuramente proficuo per molti. Il vostro nome comparirà nei titoli di testa, tra gli autori di un libro scritto a più mani ecc. Ma perché devo pagare per scrivere e sperare di farmi conoscere, quando è il mio lavoro che dovrebbe essere pagato? In italiano questo genere di contributi ha un nome ben preciso: <i>marchetta</i>. Baudelaire diceva che tutti gli scrittori sono delle puttane. E infatti aveva ragione. Ma non si è mai vista una puttana che paga per farsi scopare.</div>
piovaschihttp://www.blogger.com/profile/17164408419920890058noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5264572613751925414.post-54272446505117882712011-09-30T22:50:00.003+02:002011-10-01T17:31:35.765+02:00non è un paese per educande<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkhAWpLQvp7UQ5eL9tZUPIF2KTDFoVH-YdZ3F5lNP2uWobVaKdvUn1D5msKJOtsO4AqHN1c4hRZX9n6_CUNjgygmyq1oOx9dF15U4pnAuEIJqo3DvxnNdaLlZxHQ3bfVGJ34KLPm_UJXI/s1600/175px-AncientEvenings.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkhAWpLQvp7UQ5eL9tZUPIF2KTDFoVH-YdZ3F5lNP2uWobVaKdvUn1D5msKJOtsO4AqHN1c4hRZX9n6_CUNjgygmyq1oOx9dF15U4pnAuEIJqo3DvxnNdaLlZxHQ3bfVGJ34KLPm_UJXI/s1600/175px-AncientEvenings.jpg" /></a></div><br />
<div style="text-align: justify;">1983. Viene pubblicato "Ancient Evenings", capolavoro di Norman Mailer. Viene tradotto lo stesso anno anche in italiano. I sottotitoli del libro sono quanto di più favoloso si possa incontrare per descrivere la becera fantasia dell'editore italiano per vendere più copie. </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Sottotitolo della versione americana: "His magnificent international besteller - an outstanding work of creative imagination" (traduzione: <i>il suo magnifico bestseller internazionale - un'opera eccellente di immaginazione creativa</i>).</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Sottotitolo della traduzione italiana: "Riti e orge nell'Egitto dei Faraoni" (traduzione: <i>compratelo, perché </i><i>in realtà </i><i>non è un libro, è pornografia</i>)</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Qualsiasi altro commento è immaginabile. </div>piovaschihttp://www.blogger.com/profile/17164408419920890058noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5264572613751925414.post-79172945510134758892011-09-27T13:08:00.000+02:002011-09-27T13:08:12.603+02:00la chiesa è una puttana<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLsKA5Zw3bEdPCql-_PlV1VmpZNs0levZjAXMsl0sZw0HKXpXGo4f52yHUpU_8UrkzgyzkuNGlL32I0XgW1JskEhYC1JcCLw-f620JRoFYo-mOJe5H5kkhai-x_v1NBCpHTpBiH01DZ2A/s1600/cupola.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLsKA5Zw3bEdPCql-_PlV1VmpZNs0levZjAXMsl0sZw0HKXpXGo4f52yHUpU_8UrkzgyzkuNGlL32I0XgW1JskEhYC1JcCLw-f620JRoFYo-mOJe5H5kkhai-x_v1NBCpHTpBiH01DZ2A/s1600/cupola.jpg" /></a></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">"Bonifacio! Hai trasformato la chiesa in una puttana!"</div><div style="text-align: justify;">Lo disse Jacopone da Todi e per questo venne incarcerato in una cella in cui non poteva stare nemmeno in piedi e la tradizione racconta che quando morì il corpo non si potè allungare. Questo lo racconta Dario Fo in Mistero Buffo e dall'invenzione delle indulgenze (soldi per la remissione dei peccati, ovvero per la salvezza, ovvero per andare in paradiso), la chiesa ne ha inventate di cotte e di crude. Per questo motivo non trovo affatto consolante il discorso del cardinal Bagnasco sul rinnovamento dell'aria. Nè trovo alcun conforto che la chiesa abbia preso coscienza sul conto di Berlusconi. Fino a ieri era un chierichetto? Ancora più urtanti trovo le parole di chi dice che "finalmente la chiesa ha parlato!". </div><div style="text-align: justify;">Quando per anni i favori di qualcuno ti fanno comodo, le sue politiche collimano con le tue, quando qualsiasi cosa faccia non ti scandalizzi e se qualche voce si alza contro le sue peggiori malefatte si dimenticano subito, non mi rende più pulito fare la voce grossa quando la frittata è fatta. La chiesa, grazie a questo governo e al suo premier, Silvio Berlusconi, ha avuto la possibilità di fare politica nello stato italiano. La chiesa non dovrebbe avere voce sulle questioni politiche italiane: la chiesa è un'anomalia. </div><div style="text-align: justify;">Sono state affossate: la legge sulle coppie di fatto, la legge sulla procreazione assistita e sulla ricerca scientifica con le cellule staminali, la tassa sugli immobili commerciali della chiesa. E per quale ragione? Per fare un favore a chi? Per difendere la sensibilità di chi? </div><div style="text-align: justify;">La chiesa ha avuto il suo tornaconto a rimanere in silenzio sul peggior governo degli ultimi centocinquant'anni, con un parlamento pieno di indagati che si occupa soltanto dei problemi del suo premier. Chi fa <i>favori</i> in cambio di soldi? Berlusconi conosce molto bene chi si comporta così. E' per questo che è andato così d'accordo con la chiesa.</div><div style="text-align: justify;">Ancora oggi la chiesa sceglie i professori di religione pagati con soldi pubblici, quindi ha la possibilità di gestire fondi statali, oltre al solito 8x1000 che è stato creato apposta per lei. </div><div style="text-align: justify;">Quanto ci metterà la chiesa a trovare un premier che faccia alla chiesa li stessi favori ma che almeno non vada a puttane o che lo faccia con discrezione? Sarà velocissima, più veloce della luce, visto che oggi si può anche questo...</div>piovaschihttp://www.blogger.com/profile/17164408419920890058noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5264572613751925414.post-75542366058368395672011-09-16T16:37:00.001+02:002012-09-12T23:58:25.894+02:00la depilazione<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNjDMAneI6_KmHGILSG1LgcdlKZ66VqY21gho7Mo2_CfL_zcxaugz2FBm5566P5ArZSO7H6kmC67J1cQKKk137bikdJsIDebOo84Q0cWWWV3EHEQcamhBgAmIB3y0U-xhb1tkdXTc7JO8/s1600/gambe_lisce.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNjDMAneI6_KmHGILSG1LgcdlKZ66VqY21gho7Mo2_CfL_zcxaugz2FBm5566P5ArZSO7H6kmC67J1cQKKk137bikdJsIDebOo84Q0cWWWV3EHEQcamhBgAmIB3y0U-xhb1tkdXTc7JO8/s320/gambe_lisce.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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La depilazione può sembrare un argomento da bar, il tema della conversazione tra un'estetista e la sua cliente, oppure tra un amante stufo di leccare peli e un'amata che non ne vuole sapere di depilarsi la passera. Invece, premesso che nei bar possono costituirsi i piani per le Rivoluzioni, che un'estetista e le sue clienti possono anche possedere un'erudizione alla Umberto Eco o alla Rita Levi Montalcini e che comunque in fatto di sesso i gusti sono gusti, la depilazione è un tema davvero scottante dell'evoluzionismo.</div>
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Il perché è molto semplice. (n.b. darò per scontato che la maggior parte dei miei quattro lettori saprà distinguere tra le proposizioni esatte al riguardo della teoria dell'evoluzione da quelle che fanno capo ad una conoscenza semplicemente per sentito dire, in ogni caso cercherò sempre di integrare nel testo le eventuali spiegazioni sulle proposizioni più importanti).</div>
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L'uomo come è oggi e alcune specie di scimmie possiedono sicuramente degli antenati comuni. Tra le varie manifestazioni che ci differenziano, come per esempio l'invenzione della televisione e le estrazioni casuali di numeri per far vincere pochi fortunani a spese di molti idioti, la più lampante è la peluria. Capire quando e soprattutto perché l'uomo, nella sua ortogenesi, ha - diciamo così - perso i peli, potrebbe essere molto importante per comprendere da dove veniamo e anche per accettarci fino in fondo. Una simili ricerca, lo ribadisco, sembra di secondaria importanza, ma la versione scientifica supportata da prove empiriche di un ben determinato fatto, può influenzare la vita di milioni di persone nel futuro, può decidere le sorti di molti di noi, può essere fondamentale per costruire una serie educazione per le nuove generazioni, può decidere della sopravvivenza della nostra specie.</div>
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Un aspetto molto importante tralasciato da molti studiosi è il vero motivo che ha favorito la perdita dei peli. L'unica spiegazione plausibile è l'adattamento alla vita acquatica. Soltanto vicino a fiumi e ai mari (per esempio per scappare dalle belve) la vita sarebbe stata più facile senza peli. Nuotare e tornare a riva è più semplice senza la pelliccia. Altra prova decisiva è la nostra capacità di digerire frutti di mare e molluschi senza cottura. Soltanto un lungo adattamento ha potuto renderci edibili cose che a molti sembrano viscide e schifose, ma che in realtà possono digerire senza problemi. </div>
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Nella prossima puntata qualche approfondimento.</div>
piovaschihttp://www.blogger.com/profile/17164408419920890058noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5264572613751925414.post-9667607144751900572011-09-01T18:08:00.000+02:002011-09-01T18:08:38.319+02:00la dimostrazione<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiX1vSKn3O_MM1_i6bTJowA_QaTfnE6U3ymAoc-D26vtFQqeLWnP9OGUPG3PdcNA2_AgNAK82l9DG4TgADukA-E7APzbKrVhO_GqK35ignram52BtkpoheljQw633FstQs2UWT9ev4CjBA/s1600/pi_greco.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiX1vSKn3O_MM1_i6bTJowA_QaTfnE6U3ymAoc-D26vtFQqeLWnP9OGUPG3PdcNA2_AgNAK82l9DG4TgADukA-E7APzbKrVhO_GqK35ignram52BtkpoheljQw633FstQs2UWT9ev4CjBA/s320/pi_greco.jpg" width="210" /></a></div><div style="text-align: justify;">Gli studenti italiani hanno seri problemi con la matematica. C'è chi la butterebbe subito in politica. Io la butto subito in religione. Infatti i due insegnamenti, in questo paese bacchettone e retrogrado (statisticamente parlando) hanno molto in comune. </div><div style="text-align: justify;">La matematica che ci hanno insegnato nei licei, negli istituti superiori ecc., infatti, non è altro che un insieme di applicazioni di teoremi e postulati con i quali si possono creare esercizi, quindi ci insegnano le regole per risolverli e tutti siamo contenti. Questo approccio è certamente utile, ma la risoluzione degli esercizi è basata su un atto di fede. La grande forza e il profondo significato della matematica non viene insegnato agli studenti. Questo grande vuoto è la <i>dimostrazione</i>. </div><div style="text-align: justify;">La <i>dimostrazione</i> dei teoremi è il più grande risultato della storia del pensiero umano. E naturalmente viene escluso da tutti i corsi di matematica delle superiori. Il motivo è che le dimostrazioni sono difficili. Come se non avessimo mai avuto un prof o una prof incapace di risolvere esercizi, figuriamoci spiegare una dimostrazione. Ma il problema non è soltanto spiegare una dimostrazione, il punto è che senza le dimostrazioni uno studente è portato a pensare alla matematica come ad un miracolo, a credere nella risoluzione degli esercizi come ad un atto di fede. E infatti, in quale altro insegnamento ti dicono una cosa e non ti danno nessuna dimostrazione? Nella religione. Ti dicono che Dio esiste e tu ci credi. Ti dicono cosa ti succederà dopo la morte, e tu ci credi. Ma è possibile che su certe questioni così importanti gli uomini credono alla prima cosa che gli dicono? alla prima "teoria" che gli propinano? </div><div style="text-align: justify;"> L'abitudine di non mostrare alcuna <i>dimostrazione</i> ha avuto il suo ruolo nella disaffezione degli studenti verso la matematica e nella tanto millantata popolarità delle religioni. Il vero problema irrisolvibile è la stupidità umana. A voi trovare la <i>dimostrazione</i>...</div>piovaschihttp://www.blogger.com/profile/17164408419920890058noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5264572613751925414.post-87282829230994186852011-07-06T11:15:00.001+02:002011-07-06T11:16:33.680+02:00la carta d'identità<div style="text-align: justify;">il poliziotto ferma un ragazzo e gli chiede la carta d'identità. questi gli consegna il proprio smartphone dicendo: "tutti quelli che mi conoscono sono la mia identità, non ci sono carte che possano fare altrettanto".</div><div style="text-align: justify;">il poliziotto apre la rubrica cercando i nomi di pericolosi complici. Bakunin, Bolano, Debord, Gramsci, Labriola, Marx, Pasolini, sono alcuni dei nomi che trova, insieme a molti altri.<br />
si mette alla radio: "controllami questi" dice ripetendo i nomi. dalla centrale gli domandano se ha bevuto. <br />
"perchè?"</div><div style="text-align: justify;">"perchè sono tutti morti" gli rispondono.</div><div style="text-align: justify;">"no no" dice il ragazzo "sono immortali".</div>piovaschihttp://www.blogger.com/profile/17164408419920890058noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5264572613751925414.post-36005300017224995072011-04-17T19:36:00.000+02:002011-04-17T19:36:47.944+02:00il desiderio è rivoluzionario<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaPkoVWu1BkVz8T1v9uDnmciGg3mLCpWH2XQHUzjl_Ucyb52FNa7Ss2NaYI3bal3888f5DX74kfHbV8haOHyFr2vSJ5Q30pMk8gHl8uVWXdTlu5PGaLkaKrX45fREb7t4DQOrJuSmeILY/s1600/televisione.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="242" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaPkoVWu1BkVz8T1v9uDnmciGg3mLCpWH2XQHUzjl_Ucyb52FNa7Ss2NaYI3bal3888f5DX74kfHbV8haOHyFr2vSJ5Q30pMk8gHl8uVWXdTlu5PGaLkaKrX45fREb7t4DQOrJuSmeILY/s320/televisione.jpg" width="320" /></a></div><div style="text-align: justify;">nell'800, ma anche nel '900, ai Popoli oppressi si promettevano atroci sofferenze dopo la morte per comportamenti non consoni alla morale tipo: voler votare, votare, voler essere pagati adeguatamente per il proprio lavoro, pretendere un'istruzione per i propri figli. Se avevi questi comportamenti nelle piazze ti sparavano letteralmente. Quelli che invece se ne stavano a casa, lavoravano silenziosamente fino a spaccarsi la schiena, non mandavano i figli a scuola e trattavano la moglie peggio del cane l'avevano capito benissimo: se eri immorale andavi all'inferno e l'inferno, nell'Ottocento (ma anche nel Novecento) esisteva ancora; era un luogo bruttissimo, così brutto che Berlusconi al Governo e ex-fascisti come ministri sembrano il Paese delle Meraviglie (belle, perché uno si può anche meravigliare per cose non belle). Dunque si stava a casa per non finire all'inferno (quando si poteva, poichè la giornata lavorativa poteva anche durare 18 ore, tanto che cazzo facevi? mica c'erano le partite, la radio, il cinema, al massimo picchiavi la moglie o andavi all'osteria con gli amici).</div><div style="text-align: justify;">Oggi nessuno più è immorale. Qualcosa è cambiato. Ma non tutto. Cercano sempre di non farti andare a votare, però ti ricordano che potresti andare al mare (c'è un virus, chiamato Quorum, moooolto pericoloso). Al lavoro ti pagano, però non abbastanza per arrivare alla fine del mese, poiché da digiuni è più piacevole faticare e il tempo libero (se ce l'hai) lo passi a invidiare tutti i passatempi che non puoi permetterti. L'istruzione ai figli la danno, ma non sempre a scuola c'è posto, i professori sono pericolosi perchè non sanno cosa sono i valori della famiglia e qualche volta raccontano quello che c'è scritto nella Costituzione; ogni tanto una scuola crolla, ma è per ricostruirne una più bella, o almeno per immaginarla. Comunque c'è Internet, Wikipedia è gratis, il lavoro non c'è per tutti, che studi a fare? </div><div style="text-align: justify;">Se queste particolarità della vita moderna non ti piacciono e scendi in piazza a manifestare il tuo sdegno, a chiedere una vita migliore non sei più immorale, ma sei comunista (che una volta era l'immorale per antonomasia, appunto perché non credeva in Dio dunque non poteva credere all'inferno). Ma se non c'è più l'inferno, vi domanderete miei pochetti lettori, perché ci sono molti che rimangono lo stesso a casa con la vita di merda che fanno? </div><div style="text-align: justify;">Semplice, rimangono a casa a guardare la televisione. La televisione ti racconta la vita di gente che si diverte, che fa un sacco di feste, che tradisce, che ama, che odia, che sforna marmocchi, di macchine meravigliose e luoghi esotici, di mondi che solo essa può mostrarti, di emozioni che difficilmente potrete provare, soluzioni così immaginarie e alternative ai comportamenti di cui prima che il mio blog gli fa una sega.</div><div style="text-align: justify;">Questo è cambiato. O con l'<i>inferno</i> o con la <i>televisione</i> ci vogliono soltanto come <i>spettatori</i>. La bella notizia è che non lo siamo. Ogni situazione si da' per creare, vivere e esistere, basta desiderarlo, e il desiderio, si sa, ma in televisione non lo dicono mai, è rivoluzionario.</div>piovaschihttp://www.blogger.com/profile/17164408419920890058noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5264572613751925414.post-1741007981191509372011-03-24T17:04:00.000+01:002011-03-24T17:04:21.786+01:00la scrittura e il corpo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhKjo0oD086UOpf4Cf1frOxz6XNxpdf9wtmPK0xRelc1ICz2GnHu4FmH0qsEoV_SbAZgvNDdF1Id1c4DOOhPTZA2VtlBNOSQWlDWrJ55-IGGANVp-Lf3NhyphenhyphenLDTzSzYfCiTsPxejcLnCYE/s1600/_20051221_scheletro_ossa_uomo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhKjo0oD086UOpf4Cf1frOxz6XNxpdf9wtmPK0xRelc1ICz2GnHu4FmH0qsEoV_SbAZgvNDdF1Id1c4DOOhPTZA2VtlBNOSQWlDWrJ55-IGGANVp-Lf3NhyphenhyphenLDTzSzYfCiTsPxejcLnCYE/s320/_20051221_scheletro_ossa_uomo.jpg" width="176" /></a></div><div style="text-align: justify;">ho lo scheletro perfetto per scrivere un capolavoro.</div><div style="text-align: justify;">mi manca la carne. è carne che non vendono da nessuna parte. non c'è mercato nero, non è un pezzo unico, non è nemmeno carne umana. </div><div style="text-align: justify;">è la carne dell'esperienza.</div><div style="text-align: justify;">devi prima trovare il denaro. </div><div style="text-align: justify;">quello giusto non si trova in banca, non lo stampa la zecca, in ogni caso si sente da lontano e si capisce da vicino quando usi denaro falso. è una moneta che non puoi comprare, nè fabbricare, ma lo trovi dappertutto in giro per il mondo, sotto i culi dei Re, sotto i piedistalli delle statue, sulle pareti dietro i quadri nei musei, tra le pagine dei libri. </div><div style="text-align: justify;">per acquistare quella carne devi prima scrivere quello che non si può scrivere, affinchè i Re si alzino stupefatti dai loro scanni, poi devi scrivere quello che non si deve scrivere, affinchè le statue scendano dai loro piedistalli. poi devi rubare le tele dai musei, senza che nessuno se ne accorga, nè prima nè dopo, arrangiati, se non sai come fare. poi devi capire che la letteratura è l'inganno più dolce, ma è come un gioco: se rispetti le regole perdere non è grave: il gioco perfetto è lo spazio che consente il funzionale movimento tra due parti... la meccanica dell'amore, contatto e distanza, entrambi specchi l'uno dell'altro.</div><div style="text-align: justify;">ora che hai la carne devi fare attenzione a rimpolpare con oculatezza, con geometria e matematico estetismo quelle ossa che il poeta dichiara nude. </div><div style="text-align: justify;">dove le hai prese?, si domanda il profano. ho guardato più vicino che potevo, perché non permetto allo sguardo di scappare lontano. è ai miei piedi che cadono le bombe, che si ammucchiano cadaveri. parlano la mia lingua, non hanno fatto nemmeno un ridicolo chilometro. prima di essere esotico, guarda nella tua casa. fai uno sforzo di realtà. i torti e le verità non hanno bandiere.</div>piovaschihttp://www.blogger.com/profile/17164408419920890058noreply@blogger.com0