martedì 29 giugno 2010

Sul campionato del mondo di calcio (2)


sottotitolo: mettere la moviola in campo per sapere se è goal è come mettere la moviola nel culo degli italiani per sapere chi li sta inculando

La massa (?) di errori arbitrali e l'esistenza di gingilli elettronici ha fatto unire gli antipodi del mondo in una sola voce: vogliamo la moviola in campo! Blatter è favorevole almeno alla cellula fotoelettrica sulla linea di porta. Come sempre nel campo delle cose umane si sposta il problema un po' più in là giusto il tempo di dimenticarsi delle responsabilità personali (?). Quando ci sarà la moviola in campo il tempo a disposizione per il quarto uomo o per l'arbitro o per un quinto uomo dell'ex terna arbitrale sarà gestito direttamente dalle agenzie pubblicitarie, le quali faranno a gara per accaparrarsi quel minuto del fato. Infatti nel calcio le decisioni sono sempre state prese al momento e penso che così si continuerà a fare. Non si può giocare mentre il risultato è in sospeso. I giocatori che faranno? Diranno la loro scrutando il tabellone e se la prenderanno con loro stessi per non essere stati più attenti. E anche quando ci sarà il verdetto (il più presto possibile, si spera) chi sarà davvero contento? 
Il vero pallone della discordia è l'affidabilità delle nostre azioni. Quanti sono gli episodi contestati contro gli episodi incontestabili? Ognuno di noi conosce la risposta: non c'è proporzione. Allora quel momento di attesa frenetica in cui le sorti della partita saranno nelle mani di un giudice, se la tecnologia sarà accolta in campo, per il calcio si fischierà tre volte, perché non migliorerà il gioco, né la giustizia. Miglioreranno soltanto i conti in banca di quelli che speculano su un gioco sapendo che in troppi lo prendono sul serio.

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