domenica 23 novembre 2008

berlusconi e il futuro

Ai tempi in cui frequentava l'università, Berlusconi non ancora aveva deciso cosa fare della sua vita: l'impresario? il costruttore? l'imprenditore? il politico?
Soltanto una cosa sapeva: avrebbe cambiato le leggi di questo paese!
Perciò si è laureato in giurisprudenza.

ontà

il diavolo fa le pentole.
l'ontà fa i coperchi.

sabato 22 novembre 2008

miracoli italiani

Berlusconi ha mantenuto la promessa. Un milione
di italiani potrà andare finalmente in vacanza
senza preoccuparsi del proprio futuro lavorativo.
Non ce l'avranno.

venerdì 21 novembre 2008

giovedì 20 novembre 2008

Sicurezza alla guida

Il papa ha dichiarato che la sicurezza alla guida è molto importante.
Se volete bere prima di mettervi al volante, assicuratevi di aver confessato tutti i vostri peccati.
Non si sa mai.

economia

Ontà non si compra, ontà non si scambia: ontà è la materia unica.

martedì 18 novembre 2008

ontà e Dio

Dio è morto, l'ontà sta benissimo.

Conflitti

Il conflitto d'interesse verrà ben presto risolto.
Per potersi candidare alle elezioni si dovranno possedere almeno 2 televisioni.
Il PD pronto all'acquisto di Rete4.

pazienti irriducibili

51.026 pazienti deceduti ancora in cura presso migliaia di medici condotti.
Denunciati per accanimento terapeutico.

lunedì 17 novembre 2008

rivoluzione

la rivoluzione è un atto di ontà.

Join Venture

Nuovo accordo tra la Coca-Cola e Dio.
Visti i tempi violenti, amorali e guerrafondai, la Coca-Cola ha chiesto a Dio un testimonial d'eccezione: il Diavolo.
Il Papa Benedetto XVI è subito intervenuto scandalizzato: e io?
Infatti è stato svelato che è lui Babbo Natale.

domenica 16 novembre 2008

Ripubblica Luttazzi!

Ripubblico l'intervista a Daniele Luttazzi censurata da Repubblica:
L'intervista che Repubblica non ha pubblicato
Parte Decameron a teatro, i quotidiani mi telefonano per le interviste di rito. Con Repubblica ne concordo una in anteprima ( doveva uscire lunedì scorso ). Memore del trattamento ricevuto dal gruppo Repubblica/Espresso sia quando La7 mi chiuse il programma, che in precedenti occasioni ( calci negli stinchi firmati da Michele Serra, Edmondo Berselli, Gianni Mura, Adriano Sofri, Sebastiano Messina, Curzio Maltese e Antonello Caporale ); e dato che il loro metodo consiste nel farti parlare per un'ora, poi loro riassumono quello che gli pare ( omisero la mia risposta critica alla loro domanda sul PD, quando gli stavano tirando la volata ); chiedo di poter rivedere il mio virgolettato prima della stampa. Ok. Martedì il giornalista mi fa sapere che al giornale non sono contenti perchè la mia intervista sembra un mio manifesto. ( Se fai le domande a me, cosa devo rispondere, quello che vuoi tu? ) E mi chiede di rispondere ad altre domande. Prego?
Questa è l'intervista che non hanno voluto pubblicare:
decameron
ll monologo s’intitola così perché è il proseguimento ideale del programma omonimo, censurato da La7 un anno fa dopo appena 5 puntate, nonostante gli ascolti formidabili. Sono due ore di satira incandescente contro la politica reazionaria del governo Berlusconi, contro l’oscurantismo del Vaticano e contro l’opposizione molle del PD.
tema/i
Con Decameron alludo alla peste attuale: il pensiero unico reazionario e guerrafondaio, che vuole governare il mondo col precariato di massa e le speculazioni finanziarie. Ne parlavo in tv un anno fa. Il disastro oggi è evidente.
rapporto con la tv
La censura è odiosa e mi fa incazzare parecchio: al pensiero unico non piace la satira, e allora la fanno fuori. Decidono loro per tutti noi. Non è giusto, e infatti la Costituzione tutela la satira. La satira è arte, intrattenimento e critica. Con la censura alla satira imbavagliano le opinioni non omologate. In questo modo, la tv diventa l’anestetico perfetto.
episodio interruzione Decameron su La7
La decisione mi ha colto di sorpresa. Prima si vantano di darmi carta bianca, e poi di colpo chiudono il programma con un sms a mezzanotte di un venerdì, dopo che avevo registrato il monologo sull’enciclica papale. La scusa ufficiale è stata che nella puntata precedente avevo insultato Ferrara. Insulto? Era una battuta satirica: lo stesso Ferrara lo ha ammesso. Il giorno dopo chiedo a Dall’Orto di ripensarci: niente, irremovibile. Miliardi di produzione tv gettati nel cesso per una battuta? Vorrei una spiegazione più sensata. Per Dario Fo, il motivo vero era il monologo sul papa.
eventuale diverso realismo, oggi
Non ho nulla di cui scusarmi. Deve vergognarsi chi censura. Io propongo ciò che fa ridere me, questo è l’unico criterio. Non faccio satira per andare in televisione: vado in tv per fare satira. Per essere riammesso in tv dovrei fare altro? E’ un ricatto inaccettabile.
di cosa si parlerà nello spettacolo Decameron odierno
Svelo il segreto che permette a Berlusconi di godere di un consenso personale massimo, con un governo così pessimo. E’ un paradosso solo apparente, c’è un trucco narrativo all’origine di questo successo, che Berlusconi conosce e applica continuamente. Con una miriade di esempi tratti dalle vicende politiche mostro come funziona questo trucco e perchè Veltroni, invece, non morde. Analizzo poi in dettaglio l’operato di tutti i ministri e di tutti i lacchè berlusconiani che operano nei media.
altri contenuti dello spettacolo
Nel capitolo sulla religione aggiorno con gli ultimi fatti il monologo censurato da La7 sulla “Spe Salvi” di papa Ratzinger. E’ satira sulla religione vista sia come collante ideologico del pensiero reazionario sia come favola per i gonzi. Né tralascio lo scandalo dei privilegi assurdi di cui gode il Vaticano: esenzione ICI e 8 per mille. C'è da divertirsi.
congeniali riferimenti ai temi del sesso e della morte
Sesso e morte si intrecciano a politica e religione in modo complesso: si va dal controllo del comportamento alla giustificazione di colpe orrende come la guerra criminale in Iraq e in Afganistan, in cui siamo impegnati contro l’art.11 della Costituzione. Abu Grahib è politica, sesso, religione e morte insieme.
comicità sadica, disumana
La satira non è roba per signorine. Per sua natura, procura il secondo sorriso: quello che appare quando una gola viene tagliata. Origina dalla rabbia: ride addossando responsabilità, fa nomi e cognomi. Io ho un gusto tutto mio per il grottesco, che riesce a esprimere meglio l’ambiguità del potere e la sua natura mortifera. Ma con Decameron il pubblico attraversa tutto lo spettro comico possibile, dalla satira all’umorismo surreale. Una battuta come “Dentro siamo tutti rosa” è un puro tuffo nell’inconscio. Qualcosa di inspiegabile, che tale deve restare: è il mistero dell’arte.
la musica
Con la satira esprimo la mia rabbia. Con la musica, le emozioni di altro segno: l’amore, la commozione. C’è una intimità che esprime la dolcezza d’uno sguardo sul mondo. La satira come tecnica è chiaramente agli antipodi, è impietosa. Sto ben attento a non confondere i territori dell’immaginario. Certe cose puoi dirle solo con la musica. Se le dici in un altro modo, stoni.
i giovani di adesso, di questi giorni
Le proteste degli studenti contro la Gelmini sono sacrosante. Dieci anni fa, attraverso un mio personaggio, il professor Fontecedro, mi scagliavo contro la degenerazione colpevole in cui era lasciata morire la scuola italiana, e invitavo gli studenti a ribellarsi. La scuola autoritaria prepara a una società autoritaria. E’ il pensiero unico reazionario che collega tutti gli atti di questo governo: dalla scuola alla repressione delle manifestazioni popolari a Chiaiano, a Vicenza o in Val di Susa, agli attacchi continui alle libertà di espressione, di pensiero e di riunione garantite dalla Costituzione. Siamo a una pagina drammatica di involuzione della nostra democrazia. Berlusconi dice adesso che farà di tutto perché la tv, pubblica e privata, sia meno ansiogena. Semplicemente perché quando la tv racconta la realtà, il suo governo cala nei sondaggi. Si vede che la realtà è comunista
la sua esperienza americana
Basta andare all’estero, negli Stati Uniti, in Inghilterra, in Francia, in qualunque paese civile, per vedere come gli artisti siano liberi di proporre le proprie cose, le proprie idee, la propria visione del mondo. La politica si guarda bene dal farli fuori per motivi ideologici. Il maccartismo negli USA è finito nel 1950. Da noi, l’ukase bulgaro su di me è ancora attivo: riguardava la Rai e, da allora, la Rai non mi ha più proposto un programma tv. Tutto sotto controllo.
un argomento solo, o una sola persona, da salvare nella maggioranza
Non salvo nulla e nessuno. Nè Tremonti per la sua finanziaria, nè Scaiola per il nucleare, né la Prestigiacomo per l’ambiente né la Gelmini per la scuola, nè Brunetta per i dipendenti pubblici e i precari, nè Alfano per il suo lodo salvapremier, né Confindustria per gli operai: è un blocco unico. Dovrei stimare qualcuno di questi? Non sono Enrico Letta.
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post scriptum
spiegazione del giornalista di Repubblica ( 10 nov ): lunedì scorso il pezzo era già in pagina, ma è stato sostituito all'ultimo momento ( why? ). Due giorni dopo esce la mia intervista sull'Unità, a quel punto il giornalista voleva farmi altre domande. E così la mia intervista ( peraltro già corposa ) non è uscita. Uh, ma che peccato.
La mail che conteneva le sue domande aggiunte cominciava così:
daniele, mi chiedono qualche tua argomentazione altra, trovando loro che il pezzo, così com'è, è troppo inerte, è solo una specie di tuo manifesto.
Da un giornale che pubblica di solito lenzuolate di interviste promozionali ai vari Albanese, Dandini, Fazio, Cortellesi, Crozza, Bisio, Littizzetto, Aldo Giovanni & Giacomo eccetera eccetera, tanta attenzione nei miei riguardi è davvero commovente.

www.danieleluttazzi.it
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www.danieleluttazzi.it
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il profumo dell'ontà

l'ontà pensi sempre che non abbia nessun odore, nessun sapore.
quando ti ci avvicini finalmente dici: ma che ontà!

cattolici

ai cattolici piace soffrire.
non ridete: non sono neppure masochisti.

sabato 15 novembre 2008

confessioni

mia nonna è talmente cattolica che è il prete a confessarsi con lei...

l'ontà e il suo peso

l'ontà non è un prosciutto, ma se ne chiedi un etto ti risponderanno: Perché no?
e poi sentirai un piacevole sapore in bocca.

venerdì 14 novembre 2008

Eutanasia

Dio non è morto:
il Vaticano lo mantiene artificialmente in vita.

alzarsi la mattina

Ci vuole molta ontà per alzarsi la mattina.
Io la mattina me la alzo quando mi pare e piace, a ontà.

giovedì 13 novembre 2008

micro-enciclopedia

l'idea della micro-enciclopedia è quella di comporre un volantino con 5 o più o meno notizie, informazioni, conoscenze che gli universitari sanno e danno per scontate, ma che i più non conoscono. A prima vista una piccola informazione in più non cambia la vita, ma sono sicuro del contrario.
Facciamo una prova.
Una semplice domanda.
Le donne hanno una costola in più degli uomini?
Metti alla prova il tuo sapere!

participio futuro

l'ontà è la coniugazione di ogni participio futuro possibile.

salviamo i blog dall'avanzata delle leggi irrazionali

aderisco con questo nuovo blog alla campagna free blogger di beppe grillo.