domenica 12 settembre 2010

io non sono mai stato bambino


io non sono mai stato bambino. non ho mai letto letteratura per ragazzi. non ho un bagaglio culturale perché quello che so non me lo porto dietro come un peso ma dentro come un dono. quelli che scrivono per i bambini non li vedono come futuri uomini, li considerano già perduti e segnano a loro piacimento un confine tra ciò che è per minori e ciò che è per maggiori.
considerare i bambini degli esseri infantili li farà crescere come adulti minorati. considerare i bambini come dei piccoli idioti è non farli crescere mai. io sono cresciuto con Kyaschan, Mazinga Z, Daytarn 3: roba forte, whisky a prima mattina, altro che caffellatte. 
Il mondo lo cambi quando lo hai accettato e per accettarlo devi conoscerlo. Gli adulti sono traumatizzati a causa dell'educazione e propinano a catena questa pestilentifera attività ai loro figli e ai bambini che capitano loro a tiro. Siccome gli adulti non vogliono crescere non possono imporre il loro trauma ai bambini di oggi.
La letteratura per ragazzi è una piaga del ventesimo secolo. Leggete Stefano Benni piuttosto: parla a tutti indistintamente dall'età e non censura nulla. Vietare i film ai minori è come assecondare il taglio dei loro genitali oppure fargli credere che si mettano in funzione al compimento del diciottesimo anno di età. I giovani devono pensare, non si dovrebbe permettere di riempire la loro vita delle sciocchezze che gli adulti hanno inventato sapendo che i genitori hanno paura del vero mondo più dei loro figli.
Il divertimento nasce dalla maturità non dalla falsa ingenuità. Altrimenti lo chiamo con il suo nome: inquadramento delle menti per l'asservimento delle masse.

lunedì 6 settembre 2010

il più grande ingorgo autostradale della storia repubblicana


il più grande ingorgo autostradale della storia repubblicana e posso dire: io c'ero.
pescara-bologna in 8 ore e mezza scarse, un esempio di quanto gli italiani siano uniti soprattutto in tempi di crisi. in vacanza tutti insieme sia all'andata, ma soprattutto al ritorno per non rendere le strade meno affollate delle spiagge, per non lasciare all'immaginazione il sapore di un'esperienza collettiva dall'inizio alla fine.  nessun consiglio, nessuna autorità: tutti come uno yo-yo: 2 km a 120 orari e 20 km a 10 all'ora. gli italiani lo fanno meglio: pagare lo stesso tributo a chi collega l'italia ferraglia per ferraglia. ce n'era talmente tanta che si poteva camminarci senza toccare l'asfalto per mezzo stivale.
la stupidità è un'esperienza collettiva. lo scrivente è stupido perché non ha previsto una convergenza massiccia: pioggia e grandine in emilia, vacanzieri in puglia abruzzo marche e romagna, il campionato mondiale a misano. lo scrivente è altresì stupido per non aver previsto che i suoi compatrioti fossero così stupidi e imprevidenti come lui. Sarà l'aria? l'educazione? mai sentito di esuli volontari che si siano mai pentiti. allora è proprio vero: nemo propheta in patria. fin quando non me ne andrò non mi darete retta. E in Cina non se la passano meglio (vedi foto!).